Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, nel suo intervento al Forum Ambrosetti di Cernobbio, rilancia il nucleare come obiettivo di questa legislatura. Il vicepremier, prendendo la parola dopo il collega Pichetto Fratin, che aveva rinviato ai “prossimi governi” l’inaugurazione delle eventuali centrali nucleari italiane, lo corregge: “L’obiettivo è che questo sia un governo di legislatura e se ben avremo lavorato, come spero che accada, ci saranno anche i 5 successivi: in 10 anni conto che la prima produzione derivante da nucleare potrà essere questo governo a inaugurarla. Hic manebimus optime”.
“Il nostro rifiuto del nucleare sull’onda dell’emotività”
“Il nostro rifiuto del nucleare sull’onda dell’emotività”
“Ad oggi siamo tra i pochissimi Paesi al mondo che hanno detto di no sull’onda dell’emotività, credo che entro quest’anno l’Italia debba riavviare la propria ricerca e la propria attività sul nucleare”, ha detto, ricordando che altre potenze mondiali hanno investito sul nucleare, come gli Stati Uniti che hanno 93 reattori nucleari, la Cina che ne ha 55, la Russia 37 e il Giappone 33. A proposito del prossimo Patto di stabilità, “Se l’Europa ci chiede obiettivi green sempre più ambiziosi non può parimenti imporre vincoli di bilancio sempre più stringenti. Delle due l’una, se devo essere ambiziosamente ma equilibratamente green non posso mettere dei vincoli di bilancio sulla spesa pubblica perché le due cose – ha sottolineato – non stanno assieme. A meno di non offrire chiavi in mano alla Cina il futuro del nostro paese“.