E’ corsa contro il tempo da parte degli operai della Sorical per ripristinare le tubazioni di collegamento con l’invaso dell’Alaco, nelle Serre vibonesi, che riforniscono di acqua il comune di Vibo Valentia, diversi centri della Piana di Gioia Tauro, Serra San Bruno e molti paesi del Vibonese. A causa di una frana di notevole portata nel boschi di Brognaturo (Vv), infatti, l’intera città capoluogo e le sue frazioni sono a secco così come tutti i paesi riforniti di acqua dalla diga dell’Alaco. I disagi continueranno per tutta la giornata odierna ed anche per le giornate di sabato e domenica. Se i lavori procederanno al meglio, probabilmente la normale erogazione dell’acqua dovrebbe riprendere nella giornata di lunedì. Nel frattempo la città di Vibo Valentia sta fronteggiando l’emergenza idrica con alcune autobotti inviate dalla Protezione civile e dislocate in piazza Municipio e piazza San Leoluca. I disagi per i cittadini sono enormi e non mancano le proteste.
Sull’andamento dei lavori la Sorical ha fatto il punto con un comunicato. “Proseguono a ritmo serrato – si legge – e sotto la pioggia i lavori di ripristino dell’acquedotto Alaco nel tratto che attraversa il comune di Brognaturo e Spadola. Da ieri due imprese specializzate hanno prima costruito le piste di accesso alle condotte e nella giornata di oggi sono stati creati i basamenti dove poter posare le condotte che poi dovranno essere ancorate al terreno. Questa mattina una prima squadra ha provato a collegare una delle condotte, ma i lavori di saldatura sono stati rallentati dalla pioggia caduta copiosa e metà mattina. I lavori sono proseguiti fino a notte fonda attraverso l’ausilio di fari alogeni alimentati da un gruppo elettrogeno. All’opera ci sono quattro escavatori e più squadre di operai”.
Sull’andamento dei lavori la Sorical ha fatto il punto con un comunicato. “Proseguono a ritmo serrato – si legge – e sotto la pioggia i lavori di ripristino dell’acquedotto Alaco nel tratto che attraversa il comune di Brognaturo e Spadola. Da ieri due imprese specializzate hanno prima costruito le piste di accesso alle condotte e nella giornata di oggi sono stati creati i basamenti dove poter posare le condotte che poi dovranno essere ancorate al terreno. Questa mattina una prima squadra ha provato a collegare una delle condotte, ma i lavori di saldatura sono stati rallentati dalla pioggia caduta copiosa e metà mattina. I lavori sono proseguiti fino a notte fonda attraverso l’ausilio di fari alogeni alimentati da un gruppo elettrogeno. All’opera ci sono quattro escavatori e più squadre di operai”.
“Occorre sostituire diverse decine di metri di segmenti di condotte che si sono spezzate con il peso dalla frana” – spiega l’ing Massimo Macri che coordina i lavori insieme al responsabile dell’ufficio di zona di Vibo geometra Domenico Isola e al geometra Tommaso Laporta, già responsabile di zona di Sorical, conoscitore dell’acquedotto avendo lavorato alla sua costruzione negli anni 70 con la Casmez – Stiamo posando le nuove che ora devono essere ancorate e saldate. Sui tempi gli ingegneri della Sorical non si sbilanciano, sapendo che dal momento in cui all’Ipot viene riavviato il processo di potabilizzazione e fino a che l’acqua arrivi ai serbatoi cittadini di Vibo e degli altri Comuni ci vorranno diverse ore. Inoltre – aggiunge – non è detto che con i serbatoi cittadini pieni, l’acqua arriverà in tutte le casa perché ci saranno delle abitazione poste ad un livello piezometrico favorevole che riceveranno l’acqua subito, i palazzi nelle zone alte della città saranno alimentati successivamente, solo quando tutta la rete idrica entrerà in pressione”.
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