Anche su Loreto in anticipo. Non ha rispettato neppure oggi l’orario previsto, come ieri a Catanzaro e Bari, il passaggio delle Frecce Tricolori sui cieli delle città italiane.
Dopo le tantissime polemiche dei cittadini catanzaresi e baresi, beffati ieri da un passaggio anticipato del Tricolore sui cieli delle loro città, la burla aerea del chissà quando passano si è ripetuta oggi, ma per un altro motivo ufficiale, diverso da quello diffuso ieri dal sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, dalla sua pagina Facebook, dalla quale ha informato i suoi concittadini che la decisione sull’anticipo di oltre un’ora sul programma diffuso alla cittadinanza fosse stata presa dall’Aeronautica Militare, per evitare assembramenti a causa delle norme anti-Covid.
Dopo le tantissime polemiche dei cittadini catanzaresi e baresi, beffati ieri da un passaggio anticipato del Tricolore sui cieli delle loro città, la burla aerea del chissà quando passano si è ripetuta oggi, ma per un altro motivo ufficiale, diverso da quello diffuso ieri dal sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, dalla sua pagina Facebook, dalla quale ha informato i suoi concittadini che la decisione sull’anticipo di oltre un’ora sul programma diffuso alla cittadinanza fosse stata presa dall’Aeronautica Militare, per evitare assembramenti a causa delle norme anti-Covid.
Invece, il passaggio dei 10 velivoli della Pattuglia Acrobatica Nazionale è stato anticipato sui cieli di Loreto e Ancona, come riporta il Resto del Carlino, a causa del maltempo. La decisione è stata presa solo in mattinata dall’Aeronautica Militare. Appare chiaro che a questo punto delle due l’una: o ieri ed oggi l’anticipo di orario ha avuto lo stesso motivo per essere applicato, oppure catanzaresi e baresi, che da italiani tanto amano le Frecce Tricolori sin da bambini, stanno vivendo un trattamento isolato da parte dell’Aeronautica Militare. Chi sia l’attore protagonista delle scelte di oggi a Loreto e Ancona, e di ieri, a Catanzaro e Bari, non ci è dato saperlo ufficialmente, ma il sindaco Abramo ieri ed il Resto del Carlino oggi affermano che la decisione è stata assunta in entrambe le circostanze dall’Areonautica Militare, che però né dal sito internet e neppure dai social ha comunicato in merito.
La redazione di Calabria 7 ha contattato l’ufficio stampa dell’Areonautica Militare e dopo conversazione telefonica ha concordato l’invio delle domande attraverso email, puntualmente inviata con tanto di copia documenti personali. Nessuna risposta è ancora giunta a semplici quesiti posti, tipo chi sia ad aver stabilito il cambio repentino dei piani di volo su Catanzaro e Bari, o ancora quale istituzione locale è informata dall’Aeronautica o dal ministero della Difesa del cambiamento avvenuto. Sarà la Prefettura, verosimilmente, ma noi abbiamo chiesto se fossero tenuti ad informare un sindaco di una città. Interrogativi, che per quanto apparentemente scontati nelle risposte, avrebbero dato ufficialità all’episodio. Se a Catanzaro e Bari il problema è stato l’assembramento, su città come Milano, Torino, Firenze e tante altre, di densità di popolazione maggiore e dove si sono riunite decine di migliaia di persone in una piazza, non è stato preso in considerazione. Forse, Catanzaro e Bari erano a rischio assembramento maggiore rispetto alle altre città italiane? A Loreto ed Ancona, il maltempo ha scombinato il programma e non il rischio di assembramenti. Insomma, servirebbe fare chiarezza, per rispetto dei catanzaresi e dei baresi, che sono rimasti delusi e si sono sentiti trattati come degli sciocchi. Non bastasse, per i catanzaresi ed i baresi, apprendere che il ritardo odierno del passaggio aereo delle Frecce Tricolori sia dovuto al maltempo diventa maggiormente beffardo e rischia di apparire discriminatorio. Ed anche questo pare ovvio. Rimaniamo in attesa, sperando di ottenere risposte ufficiali sul perché dell’anticipo orario delle Frecce Tricolori a Catanzaro e Bari. (a.m.)