Fritto misto a Catanzaro, il caso Costanzo: la “stampella” di Fiorita ora appoggia Mangialavori

Fedelissimo di Donato, stampella di Fiorita, sostenitore di Mangialavori. Destra, sinistra, andata e ritorno. Tutte le giravolte del "re delle preferenze"

di Mimmo Famularo – In politica cambia tutto velocemente e ciò che sembrava impossibile ieri non è detto che si trasformi in realtà oggi o domani. A Catanzaro è sempre più ondivaga la posizione di Sergio Costanzo, leader del movimento civico “Fare per Catanzaro” e “re delle preferenze” alle ultime elezioni amministrative incoronato in Consiglio comunale come il più votato tra gli oltre ottocento candidati. “Responsabile” per gli amici, “traditore” per i suoi detrattori, è stato tra i primi a lasciare la barca dell’ex candidato a sindaco del centrodestra Valerio Donato, incagliatasi già al primo turno e affondata al ballottaggio, per trasformarsi nella “stampella” di Nicola Fiorita e della sua maggioranza variabile che sta cercando di amministrare Catanzaro.

La “stampella” del sindaco

La “stampella” del sindaco

La classica politica dei “due forni” di casiniana memoria: sempre al centro ma pendendo un pò a destra e un pò a sinistra. Tecnicamente si definisce un “civico moderato” che nella pratica consente un’agilità politica a 360 gradi. Il sostegno alla coalizione di centrosinistra è stato decisivo per eleggere il braccio destro di Nicola Fiorita, ovvero Gianmichele Bosco, alla presidenza del Consiglio comunale e con il suo voto è stata eletta anche la vice, cioè Manuela Costanzo. Forse il neo sindaco di Catanzaro pensava di aver trovato un alleato sul quale contare per far quadrare i numeri nei momenti più salienti. Fin qui la “stampella” di Sergio Costanzo è stata preziosa ma non è tutto oro quello che luccica e il “re delle preferenze” è pure croce e delizia per cui quel puntello su cui si appoggia l’amministrazione Fiorita scompare e riappare a secondo delle circostanze.

“La presunzione brutta bestia”

Dietro l’angolo ci sono due appuntamenti elettorali molto importanti e Costanzo ha già fatto sapere di non poter e voler essere al fianco del sindaco e del centrosinistra. Lui che è anche consigliere provinciale avrà voce in capitolo il prossimo 28 settembre quando gli amministratori del Catanzarese dovranno designare il nuovo presidente della Provincia. Come è noto Nicola Fiorita punta a emulare Sergio Abramo e a diventare il suo erede anche a Palazzo di Vetro. Costanzo non la pensa allo stesso modo e in un post pubblicato sui social glielo ha detto a chiare lettere senza tanti giri di parole: “Nicola con tanti problemi che bisogna affrontare al Comune non era meglio dedicarsi solo a quello?”. La sua analisi sa molto di realpolitik: “Se vince – aggiunge riferendosi sempre al sindaco di Catanzaro candidato alla presidenza dell’Amministrazione provinciale – non potrà risolvere i problemi della Provincia perché sono ‘strutturali’ che solo il governo nazionale può risolvere e molto probabilmente il 25 sarà di cdx, tra l’altro anche là non avrà una maggioranza organica, ed in ogni caso sottrae tempo e risorse al Comune che vive un momento di difficoltà oggettiva. Se perde avrà tolto preziose energie al Comune ed avrà inesorabilmente depotenziato la sua figura a livello regionale e nazionale”. La chiusura è devastante: “La presunzione brutta bestia… sperando sempre che mi sbaglio per il bene di Catanzaro”.

Forza Italia, andata e ritorno

Ancor prima di scegliere il presidente della Provincia, Catanzaro e i catanzaresi andranno alle urne per eleggere i loro rappresentanti in Parlamento. Cosa farà Sergio Costanzo? Semplice seppur incredibile per tanti: il suo voto andrà a Forza Italia. Decisione maturata dopo “una attenta e lunga riflessione” sfociata in un lungo post su Facebook. “Da politico di area civica e uomo libero e pensante ho come unico obbiettivo – dice – lo sviluppo della nostra comunità e quindi poter creare migliore qualità della vita ai miei concittadini”. Poi aggiunge: “La mia scelta è mirata a rafforzare anche in Calabria l’area moderata, quella cioè alla quale ho sempre appartenuto, allo scopo di equilibrare il rapporto con i ‘sovranisti’ della coalizione”. Costanzo si dice certo che il partito di Berlusconi possa rappresentare “la vera forza moderata capace di offrire risposte alle esigenze del nostro territorio”. Dietro le quinte si narra di un accordo con il coordinatore regionale Giuseppe Mangialavori, “blindato” alla Camera con i gradi di capolista e prossimo alla riconferma in Parlamento non più nelle vesti di senatore ma di deputato. Per il momento solo un appoggio elettorale ma ancora nessuna adesione ufficiale a Forza Italia. Oggi è così, domani chissà ma a Catanzaro spesso la realtà supera l’immaginazione e con Costanzo nulla è impossibile: fedelissimo di Valerio Donato, stampella di Nicola Fiorita, sostenitore di Giuseppe Mangialavori. Destra, sinistra, andata e ritorno alla velocità della luce.

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