Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato il divieto di dimora nel comune di Isola Capo Rizzuto nei confronti di Antonella Stasi, l’imprenditrice crotonese, ex presidente facente funzioni della Regione Calabria, indagata nell’inchiesta condotta dalla Guardia di finanza di Crotone, nome in codice “Erebo Lacinio”, su una presunta frode ai danni dello Stato nel settore delle energie rinnovabili e del traffico illecito di rifiuti. Accolta l’istanza presentata dagli avvocato Vincenzo Ioppoli e Francesco Verri.
Antonella Stasi era stata raggiunta lo scorso due marzo dalla misura cautelare di interdizione per un anno dall’attività professionale e divieto di dimora nel comune di Isola Capo Rizzuto, emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della procura distrettuale guidata da Nicola Gratteri. In qualità di titolare di una società agricola che produce energia elettrica tramite una centrale a biogas, è accusata di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla una truffa del valore di oltre 14 milioni di euro per la percezione indebita di incentivi pubblici dal 2011 al 2018.
Antonella Stasi era stata raggiunta lo scorso due marzo dalla misura cautelare di interdizione per un anno dall’attività professionale e divieto di dimora nel comune di Isola Capo Rizzuto, emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della procura distrettuale guidata da Nicola Gratteri. In qualità di titolare di una società agricola che produce energia elettrica tramite una centrale a biogas, è accusata di far parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla una truffa del valore di oltre 14 milioni di euro per la percezione indebita di incentivi pubblici dal 2011 al 2018.