“Furbetti del vaccino” in Sardegna, coinvolto anche l’ex questore di Catanzaro

Di Ruocco, rappresentante del Governo per la Regione Sardegna, si sarebbe spostata da Cagliari a Oristano per ricevere il vaccino
Di ruocco

C’è il nome di Amalia Di Ruocco, ex questore di Catanzaro e attuale viceprefetto in Sardegna, nell’elenco delle persone coinvolte nell’inchiesta della Procura di Oristano sui cosiddetti “furbetti dei vaccini”. Si tratta di persone che hanno ottenuto irregolarmente la prima dose di vaccino Pfizer, mentre dovevano ricevere l’AstraZeneca oppure hanno saltato la fila accaparrandosi il siero prima del tempo. La notizia, anticipata dai quotidiani sardi, è stata confermata all’Ansa dal procuratore di Oristano Domenico Enzo Basso. Di Ruocco, rappresentante del Governo per la Regione Sardegna, si sarebbe spostata da Cagliari a Oristano per ricevere il vaccino.

Sulla vicenda sono intervenuti Giuseppe Brugnano, segretario nazionale della Fsp, e Gianfranco Morabito, segretario provinciale generale del Siulp: “Non possiamo, al momento, esprimere alcun giudizio nel merito, non avendo conoscenza diretta dei fatti e delle singole circostanze. Tuttavia, la vicenda non ci meraviglia affatto poiché la gestione della Questura da parte della Di Ruocco nei tre anni di permanenza a Catanzaro è stata contraddistinta da metodi similari, con assoluta mancanza di rispetto delle regole sindacali e del personale. Purtroppo, il rispetto delle regole era valevole solo per gli altri e non per quanti erano vicini all’ex questore”.

Sulla vicenda sono intervenuti Giuseppe Brugnano, segretario nazionale della Fsp, e Gianfranco Morabito, segretario provinciale generale del Siulp: “Non possiamo, al momento, esprimere alcun giudizio nel merito, non avendo conoscenza diretta dei fatti e delle singole circostanze. Tuttavia, la vicenda non ci meraviglia affatto poiché la gestione della Questura da parte della Di Ruocco nei tre anni di permanenza a Catanzaro è stata contraddistinta da metodi similari, con assoluta mancanza di rispetto delle regole sindacali e del personale. Purtroppo, il rispetto delle regole era valevole solo per gli altri e non per quanti erano vicini all’ex questore”.

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