Il gip del Tribunale di Lamezia Terme Francesco De Nino, accogliendo le argomentazioni difensive dell’avvocato Antonio Larussa, ha assolto Ferdinando Greco, lametino di 46 anni, dall’accusa di essere partecipe di un sodalizio dedito alla commissione di una serie di reati contro il patrimonio relativamente alla commercializzazione dei farmaci.
I fatti
I fatti
Il tutto risale all’alba del 26 luglio 2019, quando a Lamezia scattò l’operazione “Blue Express”, condotta sul campo dai carabinieri dei Nas di Catanzaro e diretta alla repressione di presunti reati di furto, ricettazione e commercializzazione di ingenti quantitativi di farmaci ed altri prodotti farmaceutici. In particolare, scattarono tre arresti e diverse denunce e piede libero, nonché fu operato il sequestro di una farmacia del comprensorio lametino. Agli indagati venne contestata l’esistenza di una associazione a delinquere funzionale allo scopo di commettere una serie di reati contro il patrimonio relativamente alla commercializzazione dei farmaci.
Come agiva l’organizzazione
In particolare, secondo la contestazione, attraverso una collaudata organizzazione permeata di complicità e stretta collusione, l’associazione trafugava medicinali (tra cui quelli per la cura della disfunzione erettile come il Viagra, nonché alcuni ad azione dopante illecitamente impiegati in ambito sportivo) che venivano successivamente rinvenuti sul mercato clandestino. I furti e le appropriazioni indebite avvenivano, secondo quanto emerso dalle indagini, grazie alla complicità di alcuni insospettabili magazzinieri che materialmente facevano sparire interi colli di medicine; ad opera dei corrieri compiacenti i quali omettevano la consegna dei farmaci più appetibili presso le farmacie destinatarie. Successivamente, l’organizzazione – attraverso una vera e propria rete di “spaccio” creata per accontentare la richiesta dei consumatori della zona – procedeva a vendere clandestinamente la refurtiva.
Accuse smontate nei confronti di Greco
A finire nei guai e indagato per il reato di partecipazione all’associazione vi fu anche Greco, al quale fu contestato il ruolo di essere partecipe dell’associazione provvedendo alla ricettazione di farmaci di illecita provenienza, alle dirette dipendenze del presunto capo del detto sodalizio. Ma ora le accuse sono state completamente smontate. Infatti, il gip di Lamezia Terme Francesco De Nino, accogliendo le argomentazioni difensive dell’avvocato Antonio Larussa, difensore di Greco, lo ha assolto dall’accusa di essere partecipe del detto sodalizio per non aver commesso il fatto.
Greco assolto con la formula più ampia
In particolare, il difensore ha dimostrato come mancasse ogni forma di partecipazione e che le intercettazioni non fossero in grado in dimostrare la colpevolezza, trattandosi di fatti neutri rispetto all’addebito mosso. Nei confronti di Greco si era costituita parte civile la nota società Comifar Distribuzione S.p.A che aveva chiesto la condanna di Greco e il risarcimento dei danni, ritenendo provate le accuse. Non così per il gip, che ha assolto l’uomo con la formula più ampia per non aver commesso il fatto.