La Corte di appello ha ribaltato il verdetto di condanna ad un anno di reclusione sentenziata dal giudice del Tribunale monocratico di Catanzaro in assoluzione per Giovanni Di Bona, accusato di furto con scasso. I giudici di secondo grado hanno accolto le tesi difensive dell’avvocato difensore Francesco Severino scagionando l’imputato da ogni accusa. Secondo le originarie ipotesi accusatorie, l’uomo sarebbe entrato a notte fonda all’interno del bar tabacchi “H8T Sul Soul Night”, forzando una finestra posta a circa 6 metri di altezza, attraverso l’ausilio di un ponteggio che serviva per la manutenzione dello stabile stesso. All’interno dell’esercizio commerciale si sarebbe impossessato di vari cartoni di sigarette nazionali ed estere di svariate marche, diversi valori bollati, di due computer portatili e della somma di 350 euro, sottraendoli dal banco di vendita e dalla cassa. Accuse venute meno alla luce della sentenza dei giudici di secondo grado