Gastronomia e tradizione, a Catanzaro la “ruga” del morzello

Si è svolta ieri a Catanzaro (Vico I Piazza Roma) la cerimonia di scopertura della Targa “Ruga d’o Morzeddhu”. L’evento, voluto fortemente dall’associazione “Antica Congrega Tre Colli” di Catanzaro, rappresenta un importante tassello nel quadro di un riconoscimento del piatto principe della cucina catanzarese. La manifestazione ha visto la partecipazione di un folto pubblico. Gli interventi, moderati dalla giornalista Francesca Froio, hanno avuto inizio con i saluti istituzionali formulati dal Presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro Marco Polimeni, in rappresentanza per l’appunto dell’Amministrazione comunale della città capoluogo di regione. È seguito il saluto del Presidente della Camera di Commercio Daniele Rossi. Entrambi hanno lodato la bontà del traguardo raggiunto dall’Antica Congrega Tre Colli, dando peso alle buone tradizioni cittadine, da continuare con la sensibilità delle giovani generazioni.

Gastronomia e cultura

Gastronomia e cultura

Ha proseguito, poi, con il suo intervento il presidente dell’Antica Congrega Tre Colli, Francesco Bianco, il quale si è soffermato sulle ragioni che hanno motivato l’associazione, nel raggiungimento di questo importante percorso di difesa e promozione delle tradizioni gastronomiche del territorio. Ha affermato Bianco: “Le tradizioni gastronomiche rappresentano una parte importante della cultura di una comunità; non si tratta di celebrare solo un piatto tipico locale, ma un fenomeno identitario dal marcato carattere rappresentativo. È importante, altresì che ciò sia percepito dai giovani, che sono gli unici a poter continuare nel tempo in questo importante cammino”.

Giangurgolo e il morzello

A seguire c’è stato l’intervento del Congregario Enzo Alcaro, dalla cui mente è partorita l’idea della Targa, il quale ha affermato l’importanza della tradizione di una comunità, nell’appassionato racconto di una serie di episodi vissuti fin da giovane, nella frequentazione delle cosiddette “putiche” in quel Vicolo. Tutta la manifestazione è stata, peraltro, allietata dalla presenza della maschera catanzarese di Giangurgolo, che ha raccontato vari aneddoti sull’Illustrissimo morzello, declamando anche alcuni versi del Poeta Achille Curcio, socio onorario dell’Antica Congrega Tre Colli”. Presente alla manifestazione anche la signora Mangone con le figlie, vedova del compianto “Pepè u russu”, titolare, per molti anni, della storica Trattoria nel Vico I Piazza Roma.

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