E’ stata interrogata davanti al Gip di Catanzaro, delegato dal Gip di Salerno, Maria Marzia Tassone, l’avvocato finito in manette nell’inchiesta “Genesi” che ha portato all’arresto del giudice Marco Petrini, accusato di corruzione in atti giudiziari.
Anche la sua figura, secondo gli inquirenti, sarebbe centrale, poiché avrebbe compartecipato alla manomissione di alcuni processi. Tassone, accompagnata dai legali Valerio Murgano e Antonio Curatola, ha risposto alle accuse contestate nell’ordinanza di custodia cautelare.
Anche la sua figura, secondo gli inquirenti, sarebbe centrale, poiché avrebbe compartecipato alla manomissione di alcuni processi. Tassone, accompagnata dai legali Valerio Murgano e Antonio Curatola, ha risposto alle accuse contestate nell’ordinanza di custodia cautelare.
Nella giornata di ieri, a Salerno, si era tenuto l’interrogatorio di garanzia del giudice Marco Petrini, presidente della terza sezione della Corte d’appello di Catanzaro e presidente della Commissione provinciale tributaria, arrestato mercoledì scorso con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. Sempre venerdì, erano stati interrogati anche l’ex consigliere regionale Giuseppe Tursi Prato, arrestato con l’accusa di aver corrotto il giudice Petrini per riottenere il vitalizio che aveva perso a causa di una condanna a sei anni di reclusione nel 2004, oltre all’avvocato Francesco Saraco, del foro di Locri, che avrebbe tentato di interferire per ottenere una riduzione ad una condanna di 10 anni comminata al padre Antonio.
Redazione Calabria 7