di Mimmo Famularo – C’è anche il nome del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso nell’elenco degli imputati per i quali il pubblico ministero Silvia Peru ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito dell’udienza preliminare del procedimento penale scaturito dall’inchiesta denominata “Gettonopoli” sulla presunta percezione indebita dei gettoni di presenza nelle commissioni consiliari del Comune di Catanzaro e sulle presunte assunzioni fittizie di alcuni (ex) consiglieri comunali.
Le richieste di rinvio a giudizio
Le richieste di rinvio a giudizio
Al termine della sua discussione davanti al gup Gabriella Pede, il sostituto procuratore ha ribadito la richiesta di mandare a processo tutti i 29 imputati coinvolti nei due filoni dell’inchiesta poi riunificata in un unico troncone. Il primo riguarda 18 consiglieri comunali (ex e uscenti) accusati di truffa aggravata e falsità ideologica (LEGGI QUI). Si tratta in particolare di Filippo Mancuso (difeso dall’avvocato Francesco Iacopino); Agazio Praticò (difeso dall’avvocato Lomonaco); Antonio Mirarchi (difeso dall’avvocato Eugenio Felice Perrone); Fabio Celia (difeso dall’avvocato Eugenio Felice Perrone); Antonio Angotti (difeso dall’avvocato Eugenio Felice Perrone); Manuela Costanzo (difeso dall’avvocato Giuseppe Pitaro); Enrico Consolante (difeso dagli avvocati Flavio Pirrò e Rosario Montesanti); Francesca Carlotta Celi (difesa da Marco Reina), Lorenzo Costa (difeso da Maurizio Belmonte), Roberta Gallo (difesa da Amedeo Bianco), Francesco Gironda (difeso da Valerio Murgano), Luigi Levato (difeso da Helenio Cartaginese), Rosario Mancuso (difeso da Michele De Cillis), Giuseppe Pisano (difeso da Giuseppe Pisano), Cristina Rotundo (difesa da Amedeo Bianco), Giulia Procopi (difesa da Enzo De Caro), Fabio Talarico (difeso da Amedeo Bianco), Antonio Ursino (difeso da Daniela Gullì). Il secondo filone vede imputati invece politici e imprenditori che rispondono – a vario titolo – di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, uso di atto falso, falsità materiale e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico (LEGGI QUI). In questo caso il pm ha chiesto il processo per Andrea Amendola; Tommaso Brutto, Sergio Costanzo e Libero Notarangelo . E ancora ha invocato il processo per il troncone relativo alle false assunzioni per gli amministratori di imprese Salvatore La Rosa, 52 anni di Catanzaro; Elzbieta Musielak, 67 anni, nata in Polonia e residente a Simeri Crichi; Sabrina Scarfone, 51 anni, di Catanzaro; Carmelo Coluccio, 62 anni, residente a Soverato e Antonio Amendola, 63 anni, di Catanzaro.
Rigettate le richieste degli avvocati
Il giudice ha rigettato la richiesta di sentire in aula l’ex presidente del Consiglio comunale di Catanzaro Marco Polimenti e del segretario generale Vincenzina Sica. Per quanto riguarda l’eccezione sollevata nelle precedente udienza dall’avvocato Antonio Lomonaco relativa all’inutilizzabilità degli atti e, quindi anche delle riprese video effettuate nelle stanze dove si sarebbero dovute svolgere le sedute delle Commissioni, il gup si è riservata la decisione all’esito del provvedimento finale. Nella giornata di oggi sono iniziate anche le discussioni dei legali che compongono il collegio difensivo e, in particolare, gli avvocati Helenio Cartaginese, Antonio Lomonaco, Fabrizio Costarella, Adolfo Larussa, Vittorio Ranieri, Rosario Montesanti, Daniela Gullì e Amedeo Bianco. Nell’udienza del prossimo 15 dicembre si proseguirà con le discussioni degli altri legali difensori.
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