Si chiude definitivamente il caso su quattro consiglieri comunali, originariamente coinvolti nell’inchiesta Gettonopoli, su presunte presenze fantasma a Palazzo De Nobili e su verbali farlocchi attestanti riunioni delle commissioni consiliari, senza che gli amministratori vi abbiano preso parte o partecipandovi solo a intermittenza rendendo di fatto impossibile lo svolgimento delle riunioni. Il gip del Tribunale di Catanzaro Teresa Guerrieri, ha accolto la richiesta del pubblico ministero Pasquale Mandolfino, disponendo l’archiviazione per Eugenio Riccio, Gianmichele Bosco, Nicola Fiorita e Demetrio Battaglia, che avevano deciso di farsi interrogare dal pm, titolare del fascicolo, fornendo la loro versione dei fatti ,“scagionati de plano” senza avvalersi del cosiddetto “saldo straccio”. In particolare per quanto riguarda Riccio, i riscontri video della polizia giudiziaria, secondo il magistrato, hanno cristallizzato la sua presenza in orari che collimano grosso modo con quelli indicati nel verbale. Per Bosco deve considerarsi l’impossibilità di prosecuzione dell’azione penale, perché le accuse mosse nei suoi confronti non risultano provati per assenza del materiale videografico a riscontro e in un caso smentiti dal materiale difensivo prodotto. Per Fiorita e Battaglia, secondo quanto scrive il magistrato, la loro presenza all’interno delle sedute va riconosciuta positivamente, come risulta dalle immagini delle telecamere: l’errore quindi è nei verbali che attestavano la loro assenza. Per altri 18 consiglieri, che non hanno inteso avvalersi dello strumento difensivo dell’interrogatorio per chiarire la loro versione dei fatti, la richiesta di archiviazione del pm è avvenuta per tenuità del fatto, previo pagamento delle cifre contestate, reato riqualificato rispetto alle originarie ipotesi di accusa che vanno dalla truffa aggravata al falso in atto pubblico (LEGGI). Alcuni di loro hanno chiesto, tramite i loro difensori, l’opposizione alla richiesta di archiviazione, mentre per altre dodici persone, tra consiglieri comunali e imprenditori, il magistrato ha chiesto il rinvio a giudizio e l’udienza preliminare inizierà il 24 giugno prossimo. (g. p.)