di Danilo Colacino – “Le faremo sapere. Siamo oberati di lavoro ma appena ci sarà possibile, previo pagamento delle copie richieste per come prevede la legge in questi casi, evaderemo la sua istanza”.
Una sintesi brutale e forse imperfetta, la nostra.
Una sintesi brutale e forse imperfetta, la nostra.
Ma di cosa parliamo? Semplice: dell’assai interlocutoria risposta fornita stamani al Codacons, che ha agito tramite il vicepresidente nazionale (come a tutti noto in città e non solo, l’avvocato Francesco Di Lieto) per sapere dal competente settore Personale e Organizzazione di Palazzo De Nobili il perché di quel ‘grosso buco’ nell’Albo Pretorio – nel periodo ricompreso fra il 2012 e il 2017 – relativo agli esborsi sostenuti dal Comune per rimborsare i datori di lavoro dei consiglieri.
Notizie che il Codacons pretende legittimamente di acquisire, secondo le norme che disciplinano il civico accesso agli atti, nell’osservanza dell’intangibile diritto di tutela del consumatore estrinsecato attraverso la trasparenza, integrità e trasparenza, della Pubblica Amministrazione.
Certi, dunque, di un positivo riscontro, non appena l’Ufficio preposto si libera dai gravosi e svariati impegni pregressi, sulla specifica vicenda ne sapremo di più.
E parecchio. Molto bene