“Non è una questione di soli numeri! Quando si dimettono tanti consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione il problema è di decenza e sensibilità politica.
Il primo a prenderne atto deve essere il Sindaco Abramo recuperando il ritardo fin qui accumulato, rompendo con azioni concrete il suo assordante silenzio. Tornare a votare non è una disgrazia, anzi il contrario. La nostra città ha bisogno di una nuova classe dirigente e politica che abbia la capacità e la voglia di generare una nuova e dinamica azione di governo del territorio. La sensibilità istituzionale dimostrata, in queste ultime ore, da consiglieri dimissionari e da forze politiche di maggioranza, non deve essere vanificate da patetici tentativi di riformare una maggioranza di governo rattoppata e senza legittimazione alcuna.”
Il primo a prenderne atto deve essere il Sindaco Abramo recuperando il ritardo fin qui accumulato, rompendo con azioni concrete il suo assordante silenzio. Tornare a votare non è una disgrazia, anzi il contrario. La nostra città ha bisogno di una nuova classe dirigente e politica che abbia la capacità e la voglia di generare una nuova e dinamica azione di governo del territorio. La sensibilità istituzionale dimostrata, in queste ultime ore, da consiglieri dimissionari e da forze politiche di maggioranza, non deve essere vanificate da patetici tentativi di riformare una maggioranza di governo rattoppata e senza legittimazione alcuna.”
Lo afferma in una nota Antonio Argirò, già Vicesindaco di Catanzaro.
“L’attenzione dei media nazionali e locali impone uno scatto di orgoglio, vista la gestione della vicenda “Gettonopoli”, che consentirebbe a molti di mitigare le conseguenze in termini d’immagine e di “offesa” subita della città capoluogo di Regione. Interessi personali, senza prospettiva, se non quella di rimanere attaccati alle “poltrone”, di contro sarebbero una vera e propria sconfitta di tutta la nostra comunità. Anche il silenzio di forze politiche oggi al Governo nazionale appare inspiegabile e da la misura di quanto sia bassa l’attenzione sulla Calabria.”