di Bruno Mirante – Lo aveva annunciato dalle colonne di Calabria7 ed è stato di parola. L’assessore all’Avvocatura del Comune di Catanzaro, Danilo Russo ha portato in giunta la proposta di costituzione parte civile dell’ente nei confronti dei quattro consiglieri indagati nel procedimento noto come “Gettonopoli”. Si tratta di Tommaso Brutto (dimessosi dalla carica), Andrea Amendola (Obiettivo Comune), Enrico Consolante (Udc) e Sergio Costanzo (Fare per Catanzaro). Vale a dire i quattro consiglieri che sono coinvolti anche nel filone dell’inchiesta riguardante le cosiddette “assunzioni fittizie dei consiglieri in azienda”. La pratica è stata approvata con i voti degli assessori di “Catanzaro da Vivere” (Danilo Russo, Alessandra Lobello, Concetta Carrozza) e “Catanzaro con Abramo” (Gabriella Celestino e Franco Longo) e del sindaco Abramo mentre erano assenti Domenico Cavallaro, Lea Concolino e Ivan Cardamone. Assente (giustificato) anche la new entry Rosario Lostumbo.
Forza Italia non partecipa al voto
Forza Italia non partecipa al voto
In sostanza, ad astenersi dal voto sono stati gli assessori che fanno riferimento a Forza Italia e la contestuale convention del Centrodestra che ieri si è svolta in un albergo del Lametino non può essere adottata certamente a giustificazione. Dopo l’annuncio di Russo si erano registrati fortissimi malumori nei confronti del giovane legale che avrebbe spinto alcuni esponenti della maggioranza addirittura a chiederne le dimissioni. Russo alla fine l’ha spuntata e considerato che si sono verificate le circostanze propedeutiche al passaggio in giunta, secondo indiscrezioni di Palazzo De Nobili, nella prossima settimana dovrebbe arrivare al vaglio dell’esecutivo comunale la proposta di costituzione civile nel procedimento “Basso Profilo” istruito dalla Dda di Catanzaro.
Se la “scelta” degli assessori e del coordinatore provinciale Mimmo Tallini può essere interpretata come un tentativo di non determinarsi contro Andrea Amendola (e magari anche contro Sergio Costanzo che rumors di Palazzo danno come di ritorno nel centrodestra e prossimo alla candidatura alle regionale nella lista dell’Udc) la mancata partecipazione al voto dei forzisti stride con l’atto di indirizzo votato all’unanimità dal Consiglio comunale nel 2018 che impegna l’ente a costituirsi in tutti i procedimenti lesivi dell’immagine dell’amministrazione comunale e della città in generale. La riprova si avrà settimana prossima quando in giunta si discuterà il dà farsi in vista della prima udienza di “Basso Profilo”.
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