di Gabriella Passariello
Sulla scomparsa del dipendente di Fondazione Betania, Massimo Torregrossa, 51 anni, di Catanzaro, il sostituto procuratore della Repubblica Vito Valerio ha aperto un’inchiesta al momento contro ignoti, mentre i carabinieri, delegati alle indagini continuano le ricerche, sentendo le persone informate sui fatti, ricostruendo gli ultimi movimenti del 51enne di cui non si hanno più notizie da quindici giorni, setacciando in lungo in largo la città nella speranza di ritrovarlo al più presto. La scomparsa risale al 13 agosto, l’ultima chiamata al cellulare della moglie è stata effettuata all’incirca alle ore 14.30 dello stesso giorno, una telefonata rimasta senza risposta, perché lei era di turno a lavoro. Non ha portato abiti con sé, nulla che potesse far capire che in lui non ci fosse la volontà di non ritornare a casa, solo il portafoglio e il cellulare, spento da quel giorno. Ha preso la sua auto e poi è sparito nel nulla. La denuncia di scomparsa, invece, è stata fatta dalla moglie ai carabinieri della Compagnia di Soverato il 19 agosto scorso, poi trasmessa per competenza ai colleghi di Catanzaro.
Sulla scomparsa del dipendente di Fondazione Betania, Massimo Torregrossa, 51 anni, di Catanzaro, il sostituto procuratore della Repubblica Vito Valerio ha aperto un’inchiesta al momento contro ignoti, mentre i carabinieri, delegati alle indagini continuano le ricerche, sentendo le persone informate sui fatti, ricostruendo gli ultimi movimenti del 51enne di cui non si hanno più notizie da quindici giorni, setacciando in lungo in largo la città nella speranza di ritrovarlo al più presto. La scomparsa risale al 13 agosto, l’ultima chiamata al cellulare della moglie è stata effettuata all’incirca alle ore 14.30 dello stesso giorno, una telefonata rimasta senza risposta, perché lei era di turno a lavoro. Non ha portato abiti con sé, nulla che potesse far capire che in lui non ci fosse la volontà di non ritornare a casa, solo il portafoglio e il cellulare, spento da quel giorno. Ha preso la sua auto e poi è sparito nel nulla. La denuncia di scomparsa, invece, è stata fatta dalla moglie ai carabinieri della Compagnia di Soverato il 19 agosto scorso, poi trasmessa per competenza ai colleghi di Catanzaro.
Mistero sul movente. La macchina di Torregrossa è stata ritrovata circa una settimana fa in un’area di servizio dotata di hotel nel capoluogo di regione, regolarmente parcheggiata. Non è chiaro il movente della scomparsa: non ci sarebbe stata nessuna discussione in famiglia, nessuna lite furibonda, la moglie gli aveva comunicato la fine del loro rapporto d’amore, come avviene nella stragrande maggioranza delle famiglie, una decisione, che lui non ha accettato di buon grado, ma non si sa se è questo il motivo per il quale il 51enne ha fatto perdere le sue tracce.
L’appello della moglie. “Speriamo tanto che ritorni, le difficoltà non si affrontano scappando, se ne parla, se ne discute. Siamo tutti in ansia per lui, non riesco proprio a capire cosa sia scattato nella sua testa”, ha dichiarato la moglie di Torregrossa contattata telefonicamente da Calabria 7, mentre sui social network gli amici lanciano appelli: “contattateci se lo vedete” e i familiari invitano chi abbia notizie a contattare le Forze dell’ordine.