In occasione della Giornata della Memoria dei Caduti dell’Intelligence del 22 marzo prossimo, l’associazione ConDivisa-Sicurezza e Giustizia, il Liceo Scientifico G. Galilei di Lamezia Terme e il Movimento Antimafia Adesso Ammazzateci Tutti, intendono ricordare il sacrificio dei caduti dell’Intelligence, promuovendo un incontro dal titolo “Intelligence: Servitori dello Stato Invisibili e dimenticati”.
All’evento in Memoria dei Caduti dell’Intelligence, che si terrà all’Auditorium del liceo Galilei, in via Leonardo da Vinci 24, Lamezia Terme prenderà parte in videoconferenza il Sottosegretario con delega ai Servizi Segreti, Franco Gabrielli. Parteciperanno, inoltre, l’avvocato Lia Staropoli, presidente dell’Associazione ConDivisa- Sicurezza e Giustizia, e Aldo Pecora, presidente del Movimento Antimafia AmmazzateciTutti, che insieme alla dirigente Teresa Goffredo hanno fortemente voluto e organizzato questa giornata. L’incontro verrà moderato dalla Professoressa Monica Pascuzzi del liceo Galilei.
All’evento in Memoria dei Caduti dell’Intelligence, che si terrà all’Auditorium del liceo Galilei, in via Leonardo da Vinci 24, Lamezia Terme prenderà parte in videoconferenza il Sottosegretario con delega ai Servizi Segreti, Franco Gabrielli. Parteciperanno, inoltre, l’avvocato Lia Staropoli, presidente dell’Associazione ConDivisa- Sicurezza e Giustizia, e Aldo Pecora, presidente del Movimento Antimafia AmmazzateciTutti, che insieme alla dirigente Teresa Goffredo hanno fortemente voluto e organizzato questa giornata. L’incontro verrà moderato dalla Professoressa Monica Pascuzzi del liceo Galilei.
“Senza encomi e lodi”
“Nella Giornata della Memoria dei Caduti dell’Intelligence – spiega Staropoli – intendiamo ricordare con ammirazione e deferenza il dottor Nicola Calipari, il dottor Pietro Antonio Colazzo, il maresciallo Vincenzo Li Causi e il maresciallo Lorenzo D’Auria, il senso del dovere che hanno incarnato fino all’estremo sacrificio, e spiegheremo l’importanza dell’operato degli agenti dell’Intelligence per la Sicurezza del nostro Paese. Servitori dello Stato – conclude la nota – che si adoperano costantemente senza encomi e senza lodi per difenderci”.