“La tragedia che ha colpito la famiglia Ferrerio, costretta a tornare a Bologna con il proprio figlio Davide massacrato a Crotone da una persona che definire ‘uomo’ è già barbarie, altro non è che figlia di quel sentimento di onnipotenza e di spregiudicata strafottenza che pervade gli animali con cui ogni giorno la gente perbene calabrese deve fare i conti”. Lo afferma Giuseppe Brugnano, segretario nazionale del sindacato Fsp polizia di Stato.
“È soprattutto nella totale mancanza di anticorpi – dice Brugnano – della società civile che risiede la movenza di questo e di tanti altri piccoli e grandi crimini che possono colpire chiunque, per caso o per sfortuna, nelle vie di Crotone, Catanzaro o Reggio Calabria; una movenza che si annida poi nella totale forma di delegittimazione dell’azione delle forze di polizia costrette spesso a subire, per prime loro, la sfrontatezza di chi dopo un quarto d’ora dal compimento di un crimine è libero di scorazzare e sputare sul verbale di fermo; che si installa anche nella paura della gente che non interviene né denuncia per paura e per sfiducia; che si perpetua infine nel lasciare sola la vittima e considerare gli accaduti variabili coerenti con il sistema, devianze da accettare”.
“È soprattutto nella totale mancanza di anticorpi – dice Brugnano – della società civile che risiede la movenza di questo e di tanti altri piccoli e grandi crimini che possono colpire chiunque, per caso o per sfortuna, nelle vie di Crotone, Catanzaro o Reggio Calabria; una movenza che si annida poi nella totale forma di delegittimazione dell’azione delle forze di polizia costrette spesso a subire, per prime loro, la sfrontatezza di chi dopo un quarto d’ora dal compimento di un crimine è libero di scorazzare e sputare sul verbale di fermo; che si installa anche nella paura della gente che non interviene né denuncia per paura e per sfiducia; che si perpetua infine nel lasciare sola la vittima e considerare gli accaduti variabili coerenti con il sistema, devianze da accettare”.
“Condividiamo – continua il segretario nazionale della Federazione Sindacale di Polizia – pertanto la rabbia della madre di Davide che comunque in questa tristissima storia ha potuto anche apprezzare la ‘parte buona’ della nostra terra, quella silenziosa e attiva dove sono ancora ben inculcati i valori antichi dell’accoglienza, della solidarietà, dell’incontro. Possiamo – conclude Giuseppe Brugnano – solo farle due promesse: unirci alla sue preghiere perché Davide ce la faccia e non mollare di un millimetro nella lotta ai criminali che offendono la nostra terra e che ne rappresentano il vomito”.
LEGGI ANCHE | Giovane aggredito a Crotone, trasferito con l’aereo militare a Bologna