Scosse. Ferite. Ma indomite. Francesca, 39 anni del Crotonese, e Immacolata, 23 anni della provincia di Napoli, cercano di ritrovare il bandolo della loro vita dopo la terribile notte iniziata il 6 agosto e terminata all’alba del 7, quando il padre di Imma le insegue per tutta Salerno per interrompere, forse nel sangue, forse con un pestaggio, la loro relazione lesbica. Una notte che non declina in tragedia solo perché riescono a intercettare una pattuglia dei carabinieri a cui raccontano la follia omofoba del genitore di Imma. L’uomo, peraltro, non contento di aver ferito e minacciato le due fidanzate, posta su Facebook un video allucinante in cui ’sfida’ Francesca (la ritiene responsabile del ‘guasto relazionale’ della figlia tanto da dileggiarla con il nome cambiato: “Francesco, se c’hai gli attributi, affrontami”). Poi mostra disprezzo verso le forze dell’ordine e verso chi si affida a loro (“Siete delle infami. Perché chiamate ‘e guardie, avete qualche parente pentito? Vi abbracciate ‘e guardie, io ringraziando il padreterno le guardie non me le sono mai abbracciate”).
“Mio padre sembrava impazzito”
La vicenda è al momento al vaglio della procura di Salerno, dopo le denunce presentate dalle due donne (la crotonese ieri ha avuto un piccolo collasso dovuto allo stress). Francesca e Imma ora sono in un posto sicuro, nel Crotonese. Al Quotidiano Nazionale , grazie all’aiuto del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli che per primo ha diffuso la storia, hanno rilasciato questa intervista. Quando è iniziata la vostra relazione? “Proprio oggi – dicono Francesca e Imma –, sono esattamente tredici mesi che ci conosciamo”. I contrasti in famiglia si sono manifestati fin dall’inizio? Sì – risponde Imma –, appena ha saputo che stavo con una donna, mio padre è come impazzito. Dopo un po’ di tempo sembrava che la cosa gli fosse passata, appariva tranquillo”. (QN)
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