Il calo demografico della Calabria continua lento e inesorabile. Come dimostra uno studio dell’Osservatorio “Laboratorio economico-territoriale sulle politiche del lavoro” del Dipartimento regionale Lavoro della Regione Calabria si è passati dai 1.998.792 abitanti all’1 gennaio del 2004 (100%) ai 1.894.110 abitanti all’1 gennaio 2020 (-5,2%). Un gap di circa100mila residenti in un periodo di tempo che copre gli ultimi 20 anni. Solo nell’ultimo anno la Calabria ha perso 17.911 abitanti, rispetto al dato del 2019.
Una regione sempre più vecchia
Una regione sempre più vecchia
Lo studio analizza gli effetti della crisi sul mercato del lavoro della regione. Oltre al dato complessivo, si registra un andamento costantemente negativo anche le fasce di popolazione in età compresa dai 0 e i 14 anni e dai 15 ai 64 anni. Contestualmente, al contrario, aumenta la popolazione in età oltre i 65 anni. Una Calabria che invecchia con una popolazione in età lavorativa sempre meno significativa che ha un impatto negativo sul mercato del lavoro. Nel 2020 l’indice di vecchiaia (rapporto percentuale tra il numero degli ultra sessantacinquenni e il numero dei giovani fino ai 14 anni/) corrisponde – come si legge nello studio – a 169,5 anziani ogni 100 giovani, mentre l’indice di dipendenza strutturale, corrispondente al carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni) è pari a 54,4 individui a carico, ogni 100 che lavorano.