Inserzioni di numeri di telefono nei siti hard, incontri a luci rosse e scambi di coppia in locali priveè. I sostituti procuratori della repubblica di Catanzaro Graziella Viscomi e Debora Rizza hanno chiuso le indagini nei confronti di quattro persone coinvolti nell’inchiesta Lucciole e Lanterne. Si tratta di Francesco Bagnato, ex assistente capo della Questura di Catanzaro, : Giuseppe Borelli, titolare di un agriturismo in Borda di Sersale, all’interno del quale veniva esercitata la prostituzione, Bruno Dolce, con il compito di procacciare clienti dietro compenso economico anche con annunci sul web e Antonio Fratto, titolare di un laboratorio odontotecnico a Settingiano. Secondo le ipotesi di accusa ex poliziotto avrebbe accompagnatoin prima persona i clienti dalle lucciole, pretendendo una percentuale sulla prestazione eseguita. Sarebbe stato lui a contribuire al sostentamento delle ragazze, adoperandosi per reperire alloggi idonei alle giovani prostitute per lo svolgimento della loro attività di meretricio. Per la Procura, Bagnato e Fratto avrebbero organizzato, “congiuntamente e disgiuntamente, in modo professionale e parallelo rispetto alle proprie attività lavorative, lo sfruttamento della prostituzione di donne bisognose di guadagni”. Gli indagati, assistiti dai legali Antonio Ludovico, Antonio Lomonaco, Pietro Funaro e Domenico Cortese avranno 20 giorni per chiedere di essere sentiti o depositare memorie difensive prima che i contitolari del fascicolo procedano con una richiesta di rinvio a giudizio.