di Danilo Colacino – Più che un rimpasto di Giunta, quella in predicato di compiersi nei prossimi giorni era una vera e propria “rivoluzione” con una serie di cambiamenti radicali nella squadra di governo di Palazzo De Nobili.
Ma pare che non se ne faccia alcunché, almeno nei termini prefigurati dai vertici locali di Forza Italia.
Ma pare che non se ne faccia alcunché, almeno nei termini prefigurati dai vertici locali di Forza Italia.
E già, perché il rimescolamento delle carte avrebbe dovuto essere tutto interno al partito azzurro in cui però i designati al subentro nella compagine del sindaco Sergio Abramo hanno detto niet. E allora che succederà? Difficile dirlo, perché gli equilibri sono e restano precari. Molto precari.
Di certo c’è solo che una candidatura alle regionali di una persona parecchio vicina a un assessore attualmente in carica è stata considerata un’eccessiva fuga in avanti, Tanto prematura da dare corso all’avvicendamento, che come ovvio ha però una genesi molto diversa. Chissà, magari qualcuno ha pensato di mettere tante cose a posto con un’attribuzione di incarichi gradita ai diretti interessati che tuttavia hanno come premesso declinato l’invito.
Un rifiuto che potrebbe essere letto come l’ennesimo diniego a un ricompattamento auspicato da una parte importante dell’ala forzista catanzarese. Un gruppo dirigente ritrovatosi di recente senza più la golden share detenuta da tempo immemore, che ambisce legittimamente a ritrovarla.
Ma, e lo abbiamo messo in rilievo più volte, il nodo da sciogliere rimane quello relativo alla designazione dell’aspirante governatore del centrodestra. Un grosso ostacolo all’unità di Fi e nella coalizione pro Abramo.
Redazione Calabria 7