Gli rubano il telefono e lo vendono a un albanese, cinque denunce nel Crotonese

Deferiti in stato di libertà anche due minorenni accusati di rapina impropria in concorso. Ecco come i carabinieri hanno identificato gli autori
tenta di sfuggire ai carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Rocca di Neto, al termine di un’indagine scaturita dal furto di un telefono cellulare ai danni di un 28enne, studente, del luogo, a seguito del quale lo stesso è stato anche malmenato, hanno deferito in stato di libertà per “rapina impropria in concorso” P. A. N., 21enne, nonché un 16enne e un 15enne, tutti di Rocca di Neto, in provincia di Crotone.

Rapina alla villa comunale

Rapina alla villa comunale

Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia sporta dal giovane, il quale ha riferito di essere stato avvicinato all’interno della villa comunale la sera del 7 settembre scorso da un giovane, che repentinamente gli sottraeva dalle mani il telefono cellulare  dirigendosi subito verso altri due ragazzi poco distanti, con il cui ausilio riusciva a occultarlo. La vittima, poco dopo, nel tentativo di farsi riconsegnare l’apparecchio veniva colpita con una ginocchiata dal più grande del gruppo, che, insieme agli altri due giovani, si dileguava immediatamente.

Le indagini

L’attività investigativa condotta mediante l’escussione a sommarie informazioni testimoniali del 28enne e di altre persone presenti all’evento, mentre, in un secondo momento, tramite lo svolgimento di attività tecniche sull’IMEI (codice identificativo del terminale mobile) del telefono cellulare, hanno permesso d’identificare i presunti autori della rapina impropria e, alla fine dello scorso mese di novembre, di rinvenire l’apparecchio sottratto nella disponibilità di M. B., 38enne, bracciante agricolo, albanese, residente a Casabona (KR), accertando che gli era stato venduto da B. T. F., crotonese, 20enne, residente a Rocca di Neto. Al termine dei prolungati accertamenti esperiti, i Carabinieri hanno restituito il telefono cellulare ritrovato al legittimo proprietario e deferito in stato di libertà per “rapina impropria in concorso” P. A. N. e i due minori, mentre M. B. e B. T. F. per “ricettazione in concorso”.

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