(ndl) Ennesima aggressione all’interno delle carceri calabresi.
Erano le prime ore del mattino quando nella Casa di Reclusione – nuovo complesso – di Rossano (Cosenza) un detenuto italiano, di origini crotonesi, ristretto nel reparto media sicurezza, si è scagliato contro due assistenti capo e l’ispettore di sorveglianza.
Erano le prime ore del mattino quando nella Casa di Reclusione – nuovo complesso – di Rossano (Cosenza) un detenuto italiano, di origini crotonesi, ristretto nel reparto media sicurezza, si è scagliato contro due assistenti capo e l’ispettore di sorveglianza.
Nel corso di una perquisizione infatti nella sua cella gli agenti avevano rinvenuti soldi e oggetti non consentiti, stranamente in suo possesso malgrado siano espressamente vietati.
Portato nell’ufficio della sorveglianza generale, il detenuto si è scagliato contro l’ispettore, poi sugli Agenti, procurando loro ferite alle mani, alle braccia e varie escoriazioni.
Per loro la prognosi è di dieci giorni.
Grazie alla prontezza del personale in quel momento in servizio, la situazione si è subito normalizzata ed il detenuto violento è rientrato nella sua cella.
Il Si.N.A.P.Pe Calabria, tramite il segretario regionale Roberto Magro, deplora l’accaduto, augura una pronta guarigione ai poliziotti coinvolti nell’aggressione; e inoltre chiede ai Vertici dell’Amministrazione Penitenziaria di adottare incisivi provvedimenti a carico del detenuto, affinché possa scongiurarsi il ripetersi di simili eventi