di Antonio Battaglia – La Pasqua rappresenta in Calabria uno straordinario esempio di sacralità. Davanti all’intensità del periodo, si sviluppano iniziative religiose che ogni realtà organizza secondo la propria tradizione. E in molti casi vanno avanti davvero da moltissimi anni. Nella giornata di domenica la rappresentazione pratica della Pasqua diventa altamente simbolica, a tratti particolarmente emozionante. E’ il caso dell’Affruntata (“incontro” in calabrese) rappresentazione religiosa conosciuta anche con il nome di Cunfrunta. L’evento più sentito nel comune di Vibo, che si svolge ogni domenica di Pasqua alle 11:30 su corso Vittorio Emanuele dove le tre statue di Gesù Risorto, di San Giovanni e della Madonna danno vita al tanto atteso momento dell’incontro tra Madre e Figlio, nel tripudio di migliaia di persone. La rappresentazione popolare vuole che Maria rifiuti di credere per ben due volte e solo al terzo annuncio, ormai convinta, segue Giovanni per poi correre incontro al Figlio, che accompagnato da San Giovanni giunge dalla parte opposta, lasciando cadere il manto nero (il cosiddetto “sbilamentu”) e apparendo vestita di avorio e di azzurro. Una cattiva riuscita della funzione è, secondo la tradizione, presagio di sventura per la comunità.
La lunga attesa, dopo due anni di assenza causa Covid, sarà premiata domani da una cerimonia che consentirà ai fedeli di riappropriarsi di questo sublime momento di fede. Sul corso Vittorio Emanuele di Vibo, già delimitato dalle transenne, fervono i preparativi in vista della sentitissima manifestazione. “Tutti i confratelli sono impegnati a sistemare le transenne, ritrovarsi qui per calcolare gli spazi e organizzare il percorso è ormai una tradizione. Dopo due anni di stop, si ritorna finalmente alla normalità” – dice ai nostri microfoni Francesco Colelli, componente della confraternita del Santissimo Rosario – Quest’anno l’Affruntata simboleggia la rinascita, la resurrezione di una società che per troppi anni è rimasta ferma”. Per chi accoglie il messaggio della risurrezione, Pasqua rappresenta una speranza che ha un fondamento sicuro: il trionfo della vita sulla morte. Soprattutto in questo triste, difficile momento di angoscia per la disumana guerra in atto.
La lunga attesa, dopo due anni di assenza causa Covid, sarà premiata domani da una cerimonia che consentirà ai fedeli di riappropriarsi di questo sublime momento di fede. Sul corso Vittorio Emanuele di Vibo, già delimitato dalle transenne, fervono i preparativi in vista della sentitissima manifestazione. “Tutti i confratelli sono impegnati a sistemare le transenne, ritrovarsi qui per calcolare gli spazi e organizzare il percorso è ormai una tradizione. Dopo due anni di stop, si ritorna finalmente alla normalità” – dice ai nostri microfoni Francesco Colelli, componente della confraternita del Santissimo Rosario – Quest’anno l’Affruntata simboleggia la rinascita, la resurrezione di una società che per troppi anni è rimasta ferma”. Per chi accoglie il messaggio della risurrezione, Pasqua rappresenta una speranza che ha un fondamento sicuro: il trionfo della vita sulla morte. Soprattutto in questo triste, difficile momento di angoscia per la disumana guerra in atto.