Grande partecipazione all’incontro su cambiamento climatico

Comunicare meglio all’esterno il lavoro svolto dai dottori agronomi e forestali e attivare sinergie sul territorio calabrese per attuare pratiche di adattamento al cambiamento climatico.

Con questi due output si è chiuso “Cambiamento climatico – Ultima Frontiera”, l’evento organizzato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Cosenza e da INFOLIFE, svoltosi a Cosenza il 22-23 marzo.

Con questi due output si è chiuso “Cambiamento climatico – Ultima Frontiera”, l’evento organizzato dall’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Cosenza e da INFOLIFE, svoltosi a Cosenza il 22-23 marzo.

La città di Cosenza e la Calabria hanno risposto presente di fronte ad un tema di grande attualità come quello del cambiamento climatico. Agronomi, forestali, giornalisti, membri delle istituzioni e delle associazioni di categoria e comuni cittadini hanno deciso, infatti, di partecipare all’iniziativa e di avere così informazioni più complete e corrette sui mutamenti in atto.

L’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali ha deciso di declinare la questione del cambiamento climatico concentrandosi sugli effetti che ha sull’agricoltura, sulle foreste e sulle città. Il quadro emerso non è sicuramente confortante. L’innalzamento della temperatura media provoca fenomeni come la cosiddetta “finta primavera”, incendi, prolungati periodi di siccità, riduzione delle risorse idriche ed una serie di eventi che danneggiano gravemente i nostri territori, la nostra salute e la nostra economia agricola e agroalimentare.

Ecco perché, come emerso durante la due giorni di lavori, nei prossimi anni sarà fondamentale attivare sinergie tra istituzioni, imprese e professionisti, dirottando risorse verso quei progetti che prevedono la messa in sicurezza del territorio, la creazione di città “green”, la gestione sostenibile delle foreste ed interventi agronomici a tutela dell’ambiente e favorevoli alla salvaguardia della biodiversità.

I dottori agronomi e forestali, grazie alle loro competenze tecniche e alla conoscenza delle realtà locali, dovranno recitare una parte importante nella gestione del cambiamento climatico. Sarà necessario, però, comunicare meglio con le istituzioni e con la società civile per far comprendere a tutti quali sono gli interventi e le azioni quotidiane da attuare per salvaguardare l’ambiente e con esso la nostra vita.

“Siamo molto contenti per la partecipazione e soprattutto per l’interesse mostrato durante l’evento – dice Francesco Cufari, presidente dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Calabria -. Il tema del cambiamento climatico impone una risposta collettiva e coordinata. Tanti paesi, uno su tutti l’Olanda, hanno attivato piani nazionali per l’adattamento dei territori al cambiamento climatico intervenendo ad esempio sui canali e sulle spiagge. In Italia, e specificatamente in Calabria, siamo ancora indietro da questo punto di vista. Per questo motivo – conclude Cufari – dovremo diffondere informazioni corrette sull’impatto del climate change ed iniziare subito a lavorare insieme ad istituzioni ed imprese per salvaguardare le nostre campagne, le nostre foreste e le nostre città. Questo è il primo passo di un cammino lungo e difficile, di cui vogliamo essere parte attiva”.

Redazione Calabria 7

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