di Danilo Colacino – L’usuraio ‘ndranghetista non è uno strozzino come gli altri.
A lui più di recuperare la somma prestata con annessi astronomici interessi preme da subito mandare a gambe all’aria l’azienda e soprattutto il suo proprietario.
A lui più di recuperare la somma prestata con annessi astronomici interessi preme da subito mandare a gambe all’aria l’azienda e soprattutto il suo proprietario.
Così può rilevare l’impresa e usarla per ‘lavare’ denaro.
Lo ha spiegato il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, intervenuto ieri ad Atlantide, programma di La7 condotto dalla ‘storica firma’ del Corsera Andrea Purgatori.
I capi delle ‘ndrine, pur di fare riciclaggio, sarebbero in procinto – parola dell’alto magistrato – di provare a sostituirsi alle banche, in modo da alimentare consenso sociale con un fiume di denaro messo in circolo ora.
Una gran massa di ‘piccioli’ pronta a essere elargita chiunque lo chieda proprio mentre – a causa dello stop imposto alla maggior parte delle attività legali dal Covid-19 che potrebbe far detonare l’Economia – la cosiddetta liquidità inizia a essere un autentico miraggio.
Perché scarsa in realtà lo era già prima del Virus.
Un grave e inquietante pericolo incombe dunque sul tessuto produttivo calabro e non solo, naturalmente.
Il dottor Gratteri si è poi dichiarato in disaccordo con quanto scritto nei giorni scorsi da uno dei più influenti quotidiani tedeschi conservatori, Die Welt, ovvero “l’Europa non dia finanziamenti straordinari all’Italia per aiutarla, dopo i dirompenti danni arrecati dal Sars-Cov-2, perché se li accaparrerebbe la mafia”.
A riguardo, il capo dell’Ufficio di Procura del capoluogo calabrese ha precisato: “In Germania, sul fronte della criminalità organizzata, abbiamo illustrato cosa stesse accadendo in quel Paese assai prima della strage di Duisburg.
Dovrebbero quindi sapere bene come si muove la nostra malavita, ma pure che noi conosciamo il modo per scoprirne le mosse in anticipo e perseguirne gli affiliati.
Ecco allora che riusciremo a vigilare molto attentamente, intendo noi di magistratura e forze dell’ordine, sulla distribuzione dei fondi. Stiano quindi più tranquilli”.