L’aula bunker più grande d’Italia realizzata in tempi record, una Procura di 6mila metri quadrati all’interno di un convento del ‘400 abbandonato e ristrutturato entro il 2021, uffici giudiziari capaci di “smaltire in piena emergenza Covid il 110% dei fascicoli”. Il distretto di Catanzaro fa eccezione al Sud. E’ un esempio da seguire e gli stessi dati del ministero della Giustizia dicono essere il più virtuoso nell’ultimo anno. Eppure due ministri hanno pensato a una commissione per valutare il funzionamento della magistratura nel Meridione. Al suo interno mancano, però, i rappresentanti della magistratura catanzarese, gli stessi che negli ultimi dodici mesi sono stati lodati dallo stesso ministero della Giustizia. Un paradosso firmato dal Guardasigilli Marta Cartabia e dalla collega Mara Carfagna, ministro per il Sud.
Un’idea che non piace
Un’idea che non piace
L’idea non ha riscosso grandi consensi e oggi è stata bocciata senza appelli anche da Nicola Gratteri. “Siamo l’unico distretto con segno positivo e ora – sostiene – si sente l’esigenza di creare una struttura per spiegare le buone prassi. Ma quali sarebbero le buone prassi? Voi pensate di poter sovrapporre un qualsiasi tribunale del Nord con i carichi e con il tipo di mafie che invece ci sono in Sicilia, in Calabria, in Basilicata e in Puglia? Chi dovrebbe insegnare a noi come si organizza un ufficio nel momento in cui in quattro mesi e mezzo siamo riusciti a fare l’aula-bunker ed entro il 2021 avremo una procura di 6000 metri quadrati?”. Secondo Gratteri tutto questo “è una dimostrazione di capacità organizzativa da parte dei vertici degli uffici giudiziari del distretto di Catanzaro. Non dico io, io sono l’ultimo bullone del carro, però se nel distretto di Catanzaro si è in grado di fare queste cose, forse le buone prassi le dovremmo insegnare noi, con un po’ di modestia, e non altri che non so cosa hanno fatto nella vita possono venire a spiegarci come si organizza un ufficio. Il giorno in cui mi sono insediato c’erano 16 anni di fascicoli arretrati e adesso marciamo con ciò che arriva, con l’attualità. Forse – conclude il procuratore della Repubblica di Catanzaro – siamo in grado di organizzare un ufficio, siamo in grado di spiegare come si organizza un ufficio”.
Archivio in aula bunker e risparmio per 600mila euro
Parole pronunciate dal procuratore di Catanzaro a margine dell’inaugurazione dell’aula bunker di Lamezia Terme dove la Regione ha concesso altri spazi: una struttura di 3.600 metri per realizzare gli archivi per tutto il distretto per un risparmio di altri 600mila euro l’anno di fitti. “Il merito di questa bellissima opera – sottolinea Gratteri – è di tutti. Io ho fatto un po’ la testa d’ariete e sono riuscito a far sedere intorno a un tavolo anche gente che non aveva tanto interesse a far avere alla Calabria un’aula degna del livello del target qualitativo della magistratura, dell’avvocatura e delle forze dell’ordine. La Calabria aveva bisogno come il pane di un’aula bunker come questa, efficiente e funzionale. Ci sono aspetti qualitativi molto alti. Abbiamo la videoconferenza contemporaneamente in 150 punti dell’aula. Possiamo far sedere quasi mille persone secondo le regole del distanziamento anti-Covid, un sistema di monitoraggio dell’aula a circuito chiuso sia esterno che interno”. (mi.fa.)
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