“La ‘ndrangheta é più forte della politica, il capo mafia ha le risposte, che sono i voti, si spostano a destra o a sinistra e punta alla gestione della cosa pubblica.
Negli ultimi tre giorni si fa il patto col diavolo per avere i voti, perché si ha paura di non vincere. La ‘ndrangheta decide i sindaci e i dirigenti comunali, è sul territorio, i politici sono di passaggio”.
Negli ultimi tre giorni si fa il patto col diavolo per avere i voti, perché si ha paura di non vincere. La ‘ndrangheta decide i sindaci e i dirigenti comunali, è sul territorio, i politici sono di passaggio”.
Così Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro, ha commentato l’operazione Rinascita-Scott, che ha portato all’arresto di 334 persone, nel corso della trasmissione Di Martedì, in onda su La7 e condotta da Giovanni Floris.
In studio anche il giornalista Marco Travaglio, che ha evidenziato come la stampa nazionale abbia dato poca importanza al fatto di cronaca che ha segnato la storia della Calabria. “Noi eravamo con la notizia in prima pagina e mi stupisce che altri abbiano trattato come notizia locale. La ‘ndrangheta in Calabria non è una notizia locale. È come la Sicilia di Falcone e Borsellino al tempo dei maxiprocessi” .
La’ ndrangheta – ha detto ancora Gratteri – é radicata ovunque e mantiene il suo brand. Sulla prescrizione invece dico che la legge in vigore dal 2 gennaio obbliga la politica a fare qualcosa, nel 2020 oltre quattromila carabinieri devono portare lettere di notifica e vengono tolti dal territorio. Non può succede questo”. (a.m)