I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal gip del Tribunale di Lamezia Terme, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di due amministratori di diritto e di fatto di tre società di capitali, una delle quali ora fallita, operanti nel Lametino nel settore della grande distribuzione, indagati per sfruttamento del lavoro ai danni di 79 dipendenti, per fatti accaduti tra il 2016 e il 2017. In particolare, il sequestro di beni e denaro per un importo pari di 665mila euro è stato disposto nei confronti di Pasqualino e Francesco Perri e delle società Ipermercato Midway fino alla concorrenza della somma di oltre 224mila euro e dell’Ipermercato Due Mari Srl per una somma di 27mila euro.
Tutti gli indagati
Tutti gli indagati
Risultano indagati nel provvedimento del gip cinque persone fisiche e due società, queste ultime destinatarie del sequestro così come i Perri. Sotto inchiesta Pasqualino Perri, 61 anni, di Lamezia; Francesco Perri, 53 anni, di Lamezia; Maria Barresi, 58 anni, di Lamezia; Roberto Rispoli, 51 anni, di Lamezia; La Nuova Nave Srl con sede a Lamezia; Ipermercato Midway Srl con sede legale a Lamezia; Ipermercato Due Mari Srl con sede legale a Lamezia
Operazione “Mari Neri”
L’operazione odierna giunge all’esito di complesse e articolate indagini, avviate d’iniziativa dal Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme e proseguite sotto la direzione e il coordinamento della Procura
della Repubblica di Lamezia Terme. Dalle attività investigative sono emersi gravi indizi di reità a carico degli
indagati i quali avrebbero impiegato manodopera per lo svolgimento dell’attività di azienda, sottoposta a condizioni di sfruttamento, corrispondendo retribuzioni in modo palesemente difforme dai contratti collettivi nazionali, violando la normativa relativa all’orario di lavoro ed approfittando del loro stato di bisogno derivante dall’assenza di ulteriori opportunità occupazionali. L’operazione “Mari Neri” rientra in un più ampio progetto investigativo, sviluppato dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme in sinergia con il locale Gruppo della Guardia di Finanza, attraverso il quale si intende contrastare il pervasivo fenomeno dello sfruttamento dei lavoratori.
L’ipotesi accusatoria
Gli indagati avrebbero imposto ai lavoratori di rinunciare a parte delle ferie, alle indennità per impiego nei giorni festivi e alle ore di straordinario, pena la mancata assunzione. Tale condotta delittuosa avrebbe consentito agli imprenditori di trarre gli illeciti profitti oggetto di sequestro preventivo. Le indagini sono risultate particolarmente complesse e difficoltose sia per l’iniziale scarsa collaborazione di molti dipendenti, timorosi delle ritorsioni dei datori di lavoro, sia perché formalmente le buste paga non presentavano palesi irregolarità.