La Guardia di Finanza provinciale di Catanzaro ha sequestrato beni per circa 1,5 milioni di euro ad un dirigente della vecchia Afor, adesso Calabria Verde.
Il provvedimento è stato disposto dalla Procura regionale della Corte dei Conti.
Il provvedimento è stato disposto dalla Procura regionale della Corte dei Conti.
L’uomo, oltre a ricoprire il ruolo di dirigente dell’azienda in house della Regione Calabria, svolgeva attività privata senza nessuna autorizzazione.
I finanzieri, infatti, dopo attende indagini hanno accertato che il dirigente, dal 2004 al 2015, ha svolto attività libero-professionale incompatibile, consentendo il guadagno di compensi extra che, contro la normativa vigente, non venivano versati nelle casse dell’azienda pubblica.
Il danno erariale nei confronti dell’ente pubblico, così, è stato calcolato in quasi 1,5 milioni di euro, ovvero il denato percepito in 13 anni di attività.
All’uomo sono stati sequestrati anche crediti, conti correnti, immobili e attività finanziarie.
Redazione Calabria 7