“Facciamo seguito alle precedenti segnalazioni per ribadire che in mancanza di notizie, in data 16 gennaio alle ore 18,35 abbiamo telefonato alla postazione di guardia medica di Pellaro e l’interlocutore confermava che la postazione era aperta e il servizio di guardia medica è attualmente operativo. Dobbiamo rilevare che a seguito di provvedimento di chiusura della struttura, disposta dal direttore sanitario aziendale in data 11 dicembre scorso, la stessa è stata chiusa anche se tardivamente e si è provveduto al trasferimento dei servizi assistenziali presso il Poliambulatorio in prossimità del polo sanitario, mentre il servizio di guardia medica è ancora operativo e continua a esporre in pericolo l’incolumità del personale medico e degli avventori”. Lo riporta in una nota Vincenzo Crea, referente unico dell’Ancadic e responsabile del comitato spontaneo “Torrente Oliveto”.
“La struttura – continua la nota – insiste in un fabbricato a più piani fuori terra. Agli atti dell’Ancadic risulta che in data 23 settembre scorso sarebbe stata presentata denunzia dal legale del proprietario di un locale sottostante per infiltrazioni di acque da detta struttura. È superfluo sottolineare la pericolosità delle infiltrazioni di acqua e quanto i danni provocati dall’acqua siano pericolosi per la salute e la tenuta strutturale delle costruzioni. Non avere chiuso questa seconda struttura appare una decisione assurda e palesemente in violazione di legge.”
“La struttura – continua la nota – insiste in un fabbricato a più piani fuori terra. Agli atti dell’Ancadic risulta che in data 23 settembre scorso sarebbe stata presentata denunzia dal legale del proprietario di un locale sottostante per infiltrazioni di acque da detta struttura. È superfluo sottolineare la pericolosità delle infiltrazioni di acqua e quanto i danni provocati dall’acqua siano pericolosi per la salute e la tenuta strutturale delle costruzioni. Non avere chiuso questa seconda struttura appare una decisione assurda e palesemente in violazione di legge.”
“Va da sé – conclude la nota – che la responsabilità di questa decisione ricade sul personale direttivo e non su quello medico. Certi che la direzione provvederà alla immediata chiusura di questi locali previo individuazione di altri locali lavoro idonei e a norma, con riguardo al contenimento della spesa pubblica. Rassicurare i cittadini è d’obbligo.”