Guccione :” Cosenza va salvata da un mare di debiti”

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Riceviamo e pubblichiamo

Da una lettura del parere dell’organo di revisione sulla proposta di ipotesi di Bilancio stabilmente riequilibrato 2020-2022 emergono alcuni dati allarmanti sulla tenuta del Bilancio comunale e dello stesso documento, che deve essere approvato nella seduta odierna del Consiglio comunale. I revisori affermano con nettezza che il perseguimento degli obiettivi previsti dal Piano delle alienazioni e valorizzazioni patrimoniali appaiono essenziali per il perseguimento degli obiettivi di equilibrio.

Da una lettura del parere dell’organo di revisione sulla proposta di ipotesi di Bilancio stabilmente riequilibrato 2020-2022 emergono alcuni dati allarmanti sulla tenuta del Bilancio comunale e dello stesso documento, che deve essere approvato nella seduta odierna del Consiglio comunale. I revisori affermano con nettezza che il perseguimento degli obiettivi previsti dal Piano delle alienazioni e valorizzazioni patrimoniali appaiono essenziali per il perseguimento degli obiettivi di equilibrio.

In passato abbiamo più volte denunciato che negli ultimi anni la vendita del patrimonio immobiliare, rispetto a quanto previsto nei Bilanci dell’amministrazione comunale, è stata irrisoria. Elemento confermato anche dalla Corte dei Conti che per ogni Esercizio ripropone lo stesso problema, cioè mette in evidenza la “mancata dismissione del patrimonio immobiliare che doveva essere preziosa leva di risanamento”.

Il Piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare, nel periodo di programmazione 2013/2022, doveva produrre entrate per euro 54.069.784,00. Ma nel 2018, ad esempio, gli incassi dalla vendita di immobili sono stati pari a euro 297.773,93, valore ben distante dalla soglia di euro 5.230.703,00 stimata dal PRFP (Piano riequilibrio finanziario pluriennale del Comune di Cosenza). Valori disattesi ogni anno, dal 2013 fino al 2019.

Inoltre, l’organo di revisione sottolinea: “In particolare le previsioni di entrata dei proventi patrimoniali, in sensibile crescita rispetto al trend storico degli ultimi due anni, impongono all’Ente una incisiva e costante azione mirante all’adozione di tutte le misure che la normativa di riferimento mette a disposizione per l’effettivo perseguimento degli ambiziosi obiettivi fissati in tal senso”. Questo avrà come effetto quello di far saltare i fragili equilibri di Bilancio del documento contabile che proponete oggi all’approvazione del consiglio comunale.

Un altro punto segnalato dall’Organo di revisione è il riaccertamento dei residui, un parametro essenziale per verificare se sussistono le condizioni per il riequilibrio di Bilancio. Infatti, ha rilevato che “l’Ente non ha provveduto al riaccertamento dei residui prima della predisposizione del Bilancio riequilibrato”.

Con molta probabilità questi due fattori saranno un detonatore che farà emergere la difficile tenuta dei conti di Riequilibro 2020-2022. A tutto ciò bisogna aggiungere un altro indice: l’indebitamento dell’Ente. Nel 2018 il debito medio per ogni cosentino (compresi anziani e bambini) è di euro 883,60, nel 2019 di euro 833,45. Questo la dice lunga sulla situazione reale dei conti: il dissesto fino al 2018 infatti è un dato certo, ma anche per gli anni 2019, 2020, 2021 e 2022 la situazione dei conti della città di Cosenza rischia di essere drammatica.

In queste settimane ci sono state oltre 2500 richieste di cittadini e aziende che hanno prodotto istanza alla Commissione straordinaria di liquidazione per vedere riconosciuto il credito vantato nei confronti dell’Ente comunale. Ulteriori milioni di euro di debiti che si aggiungono a quelli del dissesto.

A rendere il quadro più chiaro sono le affermazioni della Corte dei Conti che afferma: “l’Ente non avendo valide argomentazioni da contrapporre alle precise contestazioni della Sezione, ha preferito tacere”. Infatti, il Comune “su numerose contestazioni formulate con la deliberazione n.66/2019 non ha fornito alcuna controdeduzione, in particolare sulla mancata alienazione degli immobili, gli insufficienti introiti da Imu, Tares, servizio idrico e da recupero evasione fiscale, il mancato raggiungimento del target delle riscossioni in conto competenza per gli esercizi oggetto di esame”.

A pochi mesi dalle prossime elezioni amministrative un dato è certo: Cosenza va salvata da un mare di debiti, da un evidente peggioramento della qualità dei servizi (raccolta rifiuti, acqua, traffico) e dal taglio dei servizi essenziali per cittadini, anziani e famiglie a causa del dissesto e dall’aggravarsi della situazione drammatica dei conti che emerge dal Documento di Bilancio stabilmente riequilibrato 2020-2022. Non possiamo assistere inermi a questo lento e inesorabile declino della città. Serve il contributo di tutte le forze, al di là delle appartenenze politiche, per un’opera di risanamento finanziario e di rilancio economico della città. Ma a questo bisogna poi aggiungere la richiesta di misure e leggi nazionali in grado di aiutare questo processo di risanamento delle finanze comunali.

Non dimentichiamo poi un’ultima cosa che viene ricordata dall’Organo di revisione: “il Bilancio Riequilibrato diventa autorizzatorio nel momento in cui è approvato dal competente ministero, lo stesso dovrà essere integrato/rettificato in conseguenza di eventuali richieste/osservazioni da parte del ministero”.

   

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