“Stop immediato delle ostilità in Ucraina”. Lo chiede l’Arci Calabria, che condanna l’”aggressione armata della Russia. Esprimiamo una forte preoccupazione – scrive l’Arci in una nota – per la popolazione civile inerme, i bambini, le donne, i vecchi, che come sempre pagheranno il prezzo più caro della guerra. Auspichiamo che si rendano da subito disponibili dei corridoi protetti per consentire alle agenzie internazionali e alle organizzazioni umanitarie un intervento efficace e senza rischi”.
“Vicini alla società civile pacifista”
“Vicini alla società civile pacifista”
“Siamo vicini e solidali alla società civile pacifista in Russia e Ucraina e sosteniamo con loro tutti gli sforzi necessari per un immediato cessate-il-fuoco e per una ripresa dei tavoli negoziali: ‘La pace si fa con il nemico’. E’ questo il momento di far sentire la voce della società civile pacifista in Italia e in tutta Europa!”.
L’Arci, anche in Calabria con i comitati e i circoli, parteciperà alle iniziative che sono programmate – e si stanno in queste ore organizzando – in moltissime città italiane e concorrerà a promuoverne di ulteriori in un’ottica di “inclusione, unità e partecipazione diffusa – sui contenuti già pubblicati dalla Rete Italiana Pace e Disarmo” – così come è “già parte attiva di tante manifestazione organizzare e in via di organizzazione sul territorio”.
“La nostra mobilitazione non cesserà”
“Vogliamo prenderci la nostra parte di responsabilità, come cittadine e cittadini, e dire con chiarezza alle istituzioni italiane ed europee che la nostra mobilitazione non cesserà – anzi crescerà – fin quando i venti di guerra non saranno spenti. Quanto abbiamo di fronte – conclude l’Arci – conferma l’importanza di un investimento delle istituzioni e del terzo settore nella promozione di una cultura di pace presso le giovani generazioni, contribuendo alla creazione di spazi in cui si possa esprimere la voce delle cittadine e dei cittadini che chiedono pace, cultura, giustizia e lavoro”.