I carabinieri di Genova hanno arrestato un polacco di 30 anni che aveva compiuto due truffe in pochi giorni ad anziani con la tecnica del falso parente. L’uomo contattava gli anziani facendo credere loro di essere un parente o che aveva avuto un incidente stradale in cui era morto un bambino, o che doveva acquistare farmaci costosi anti covid o che doveva pagare cure mediche molto care. Chiedeva soldi o gioielli.
Il falso parente
Il falso parente
Secondo quanto ricostruito dalla speciale task force antitruffe del Comando provinciale, riporta l’ANSA, in un caso l’anziana era stata contattata al telefono da una donna che si era finta la nipote dicendo che aveva bisogno di soldi perché aveva investito e ucciso un bimbo di tre anni e che per non finire in carcere doveva pagare una cauzione. I soldi o i gioielli l’anziana li doveva consegnare a un notaio che sarebbe passato da casa sua.
Per rendere più credibile la storia, la finta parente passava il telefono a un finto carabiniere o poliziotto. Dopo le numerose telefonate al 112, con richieste di aiuto dalla zona di Marassi, i militari hanno attivato la task force e dopo alcuni minuti hanno notato un polacco, già sospettato di altre truffe, e lo hanno pedinato per ore fino davanti a una palazzina dove all’esterno c’era una anziana che lo attendeva con un involucro.
Anziana raggirata per 50mila euro
Al momento di allontanarsi, i militari lo hanno bloccato: aveva preso dall’anziana raggirata oltre 30mila in contanti e monili e preziosi per circa 20 mila euro. Le indagini hanno permesso di individuare l’albergo dove il polacco alloggiava: nella camera trovati 5 orologi di pregio, 3 mila euro in contanti e monili in oro. Dalle indagini è emerso che erano il bottino di un’altra truffa a una donna di 80 anni compiuta domenica scorsa.