A seguito dell’annullamento del Consiglio comunale per la discussione delle linee programmatiche e la mancata convocazione a nuova data, considerata l’”importanza istituzionale di tale appuntamento”, i consiglieri comunali afferenti all’area di ‘Rinascita’ hanno promosso una istanza in forma scritta e urgente al sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita e al presidente del Consiglio comunale. La stessa è stata sottoscritta da Alessandra Lobello, Marco Polimeni, Eugenio Riccio, Rosario Mancuso, Manuel Laudadio, Gianni Costa, Antonio Corsi, Lea Concolino, Francesco Scarpino, Valerio Donato, Gianni Parisi e Stefano Veraldi.
“Riteniamo molto grave – affermano – che non si conosca la data della nuova convocazione e soprattutto che le linee programmatiche (che da statuto devono essere messe a conoscenza del Consiglio prima della seduta consiliare) non siano ancora state depositate, nonostante l’avvenuta convocazione (poi saltata) di giorno 24 agosto. Sappiamo bene – continuano gli esponenti della civica assise – che una volta arraffate tutte le nomine possibili con l’elezione dell’ufficio di presidenza tutte le urgenze sono cadute nel dimenticatoio, ma è nostro compito ricordare che c’è una città che da troppo tempo attende di essere governata e la responsabilità di questo stato di stallo ora non può che essere ascrivibile esclusivamente alla maggioranza Fiorita”.
“Riteniamo molto grave – affermano – che non si conosca la data della nuova convocazione e soprattutto che le linee programmatiche (che da statuto devono essere messe a conoscenza del Consiglio prima della seduta consiliare) non siano ancora state depositate, nonostante l’avvenuta convocazione (poi saltata) di giorno 24 agosto. Sappiamo bene – continuano gli esponenti della civica assise – che una volta arraffate tutte le nomine possibili con l’elezione dell’ufficio di presidenza tutte le urgenze sono cadute nel dimenticatoio, ma è nostro compito ricordare che c’è una città che da troppo tempo attende di essere governata e la responsabilità di questo stato di stallo ora non può che essere ascrivibile esclusivamente alla maggioranza Fiorita”.
Affinché “le istituzioni democraticamente elette vengano rispettate e che, conseguentemente, ne vengano garantiti diritti e doveri”, i consiglieri chiedono l’”immediata convocazione del Consiglio comunale e (sempre che Fiorita le abbia redatte) il deposito urgente delle linee programmatiche”.