I detenuti dell’‘Ugo Caridi’ di Catanzaro ottengono il titolo di pasticceri

Il progetto ‘Dolce lavoro’ procede speditamente. Passo successivo la costituzione di una cooperativa sociale per la produzione e commercializzazione di prodotti dolciari e da forno
pasticcere ugo caridi-alt

Il progetto ‘Dolce lavoro’, sostenuto da ‘Fondazione con il Sud’ all’interno del bando ‘e-vado a lavorare’, procede speditamente. E fa passi avanti l’aspirazione ad apprendere il “mestiere del pasticcere” nell’Istituto penitenziario ‘Ugo Caridi’ di Catanzaro.

I dieci detenuti d’alta sicurezza, dopo le previste seicento ore di formazione, nei giorni scorsi hanno infatti conseguito il titolo di ‘Operatore per la lavorazione e la commercializzazione dei prodotti della panificazione/pasticceria’. La commissione d’esami era composta dal presidente Luigia Colella (in rappresentanza della Regione Calabria), dai membri Luca Mancuso (per l’Ispettorato del Lavoro) e Luigi Leone (per il Miur di Catanzaro) e dai docenti Valentina Amato e Fabio Mellace.

I dieci detenuti d’alta sicurezza, dopo le previste seicento ore di formazione, nei giorni scorsi hanno infatti conseguito il titolo di ‘Operatore per la lavorazione e la commercializzazione dei prodotti della panificazione/pasticceria’. La commissione d’esami era composta dal presidente Luigia Colella (in rappresentanza della Regione Calabria), dai membri Luca Mancuso (per l’Ispettorato del Lavoro) e Luigi Leone (per il Miur di Catanzaro) e dai docenti Valentina Amato e Fabio Mellace.

Test scritto di 30 domande e orali sulle materie di studio

Gli allievi hanno effettuato la prova scritta consistente in un test di 30 domande a risposta multipla e sostenuto gli orali inerenti alle materie di studio, tra cui: i principali ingredienti degli impasti dolci e lieviti; farine e amidi; creme; salse; glasse; decorazioni e assemblaggio; il gelato artigianale; emulsionanti; tecniche di conservazione degli alimenti.

Il commento della direttrice dell”Ugo Caridi’

L’iniziativa è apprezzata dalla direttrice dell’ ‘Ugo Caridi’ Angela Paravati: “L’impegno in svariate attività per chi è dietro le sbarre  – ha commentato –  è una delle modalità senz’altro da favorire,  sia  per aderire a quanto prevede l’articolo 27 della Costituzione (“…Le pene devono tendere alla  rieducazione del condannato”) che al fine di agevolare  percorsi concreti  di inclusione socio-lavorativa con l’obiettivo di un reinserimento che sia utile per le persone detenute e per la società”.

Il passo successivo

Il passo successivo, conclusa la formazione e la selezione da parte della Regione, è la costituzione di una cooperativa sociale per la produzione e commercializzazione di prodotti dolciari e da forno. L’iniziativa ha come partner l’impresa sociale Promidea, l’associazione Amici con il cuore (soggetto capofila), l’associazione Liberamente, la Casa circondariale Ugo Caridi e l’Ufficio interdistrettuale esecuzione penale esterna di Catanzaro.

Particolare attenzione all’animazione territoriale

Insieme alla costituzione della cooperativa sociale, al marchio identificativo per i prodotti e l’avvio di tirocini formativi (concernenti anche i due soggetti in misura alternativa impegnati all’interno di aziende che si occupano di e-commerce per imparare ad utilizzare gli strumenti social ed i market place di supporto alla fase di commercializzazione), il progetto prevede la dotazione di strumenti e attrezzature idonee, al fine di consentire la diversificazione della produzione e l’apertura al mercato esterno. Particolare attenzione è riservata all’animazione territoriale con la realizzazione di stands degustativi in occasione dell’avvio della produzione e nel corso di eventi pubblici.

La fase di commercializzazione dei prodotti prevede, inoltre, di utilizzare il canale web attraverso l’iscrizione nei marketplace specializzati  e la predisposizione di account della cooperativa sui principali social e sulle app di corrieri on demand.

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