I numeri del Por: 1 miliardo da spendere entro il 2023 (400 milioni l’anno prossimo)

Ecco i dati emersi dal Comitato di sorveglianza sui fondi Ue. Target superato grazie ai fondi Covid. I risultati di “Riapri Calabria” e “Lavora Calabria”
Infrastrutture Calabria

di Sergio Pelaia – L’ultimo Por Calabria, ovvero il programma di fondi europei (Fesr Fse) per il periodo 2014-2020, ha un valore complessivo di 2,26 miliardi di euro. Il costo ammesso delle operazioni selezionate ammonta al 115,6% della dotazione finanziaria (2.613,2 milioni di euro), mentre la spesa ammissibile dichiarata dai beneficiari è del 46,7% (1.055,7 milioni di euro). Sono questi i dati di partenza su cui viene tracciato il bilancio della spesa dei fondi Ue che è stato al centro del Comitato di sorveglianza che si è tenuto ieri alla Cittadella con i rappresentanti della Commissione Europea e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Target superato con 6 mesi di anticipo

Target superato con 6 mesi di anticipo

A chiusura del periodo contabile 2019-2020, al 30 giugno 2020, la spesa certificata complessiva era pari a 698 mln di euro. Nel successivo periodo contabile (1 luglio 2020/30 giugno 2021), nelle cinque domande di pagamento (quattro intermedie ed una finale) sono state incluse nuove spese per 391,6 mln di euro che “hanno contribuito al superamento del target di spesa comunitario previsto per dicembre 2021, pari a 861,9 mln di euro, con sei mesi di anticipo, di oltre 53 mln di euro”. Nei documenti del Comitato di sorveglianza si sottolinea, inoltre, che, nelle tre domande di pagamento presentate nei primi sei mesi dell’anno in corso (maggio, giugno e luglio 2021) sono state certificate spese per oltre 202 mln di euro, di cui 141 mln di euro nella sola domanda di pagamento di luglio.

Decisivi i fondi Covid

Con riferimento al totale delle spese certificate nel citato periodo contabile, il 43% circa è riconducibile alle iniziative avviate per fronteggiare l’emergenza Covid. Nel secondo semestre del 2020 la Calabria ha infatti operato “una complessa revisione del Programma” avvalendosi della temporanea possibilità di proporre l’innalzamento del tasso di cofinanziamento Ue al 100% alle spese certificate nelle domande di pagamento presentate dall’1 luglio 2020 al 30 giugno 2021. Per questo le spese certificate nel periodo contabile 2020-2021 sono state o saranno rimborsate dalla Commissione europea al 100% per assicurare un utilizzo più efficace dei fondi in funzione di contrasto all’emergenza sanitaria, economica e sociale determinata dalla pandemia.

Gli obiettivi per il 2022 e il 2023

Gli uffici regionali prevedono che entro il prossimo 31 dicembre siano certificati circa 113 mln di euro. “Nel caso in cui tale obiettivo dovesse essere centrato – si legge nei documenti del Comitato – il valore complessivo delle spese certificate nel corso dell’anno 2021 supererà abbondantemente, per la prima volta, il tetto dei 300 mln di euro. Per l’anno prossimo tuttavia, la sfida sarà ancora più ambiziosa: tenendo conto delle spese residue (pari a 1.000 mln di euro circa) da certificare entro il 31 dicembre 2023, per assicurare il completo assorbimento delle risorse assegnate al Programma, ed al fine di confermare il trend di crescita registrato, l’obiettivo è quello di certificare almeno 400 mln di euro a chiusura dell’anno 2022”. A conti fatti, dunque, negli anni precedenti sono stati spesi circa 1,2 miliardi e resta un altro miliardo da spendere nei prossimi due anni. Ma come sono stati spesi finora questi soldi destinati a far rialzare l’economia post Covid? Nel dossier ne viene tracciato lo stato di attuazione, di seguito quelli principali.

I risultati di “Riapri Calabria”

Il bando “Riapri Calabria (un contributo una tantum alle imprese che hanno subìto gli effetti dell’emergenza dovendo sospendere l’attività) aveva un importo originario programmato di 40 mln di euro. Sono state presentate entro i termini 16.980 domande e sono state ammesse a finanziamento 15.030 imprese. A ciascuna è stato erogato un contributo di 2mila euro. Quindi, “a fronte del costo ammesso pari a 33,4 mln di euro, la spesa ammissibile, al 30 settembre 2021, ammonta a 28,6 mln di euro”. A novembre del 2020 c’è stata una seconda edizione del bando per un importo di 65 mln di euro e a cui sono state ammesse 21.450 domande. Per un costo ammesso pari a 32,2 mln di euro, alla data del 30 settembre 2021 sono state registrate spese per 32 mln di euro. Infine, per la seconda edizione bis sono state ammesse a finanziamento 4.074 microimprese e professionisti per la corresponsione di un contributo una tantum di 1.500 euro. Sui 6 milioni di euro che erano stati messi a disposizione, al 30 settembre 2021 sono state registrate spese per 3,5 mln di euro.

I risultati di “Lavora Calabria”

Per “Lavora Calabria (aiuti sotto forma di sovvenzioni per il pagamento dei salari dei dipendenti per evitare i licenziamenti durante la pandemia) l’importo era di 14,2 mln di euro. Sempre tramite procedura a sportello e click day, sono state ammesse a finanziamento complessivamente 2.352 imprese, per un costo ammesso di 14,2 mln di euro. Al 30 settembre 2021, secondo quanto emerge dagli atti del Comitato di sorveglianza, si registrano spese per 12,2 mln di euro.

Il Fondo Calabria Competitiva

Per gli aiuti alle imprese del Fondo Calabria Competitiva (FCC) è stata individuata Fincalabra in qualità di soggetto gestore ed è stato assunto l’impegno di spesa pluriennale pari a 40 mln di euro. Sono state presentate 1.607 domande di finanziamento e, ad oggi, sono state certificate le prime tre tranche, per un valore di 10 M€ ciascuna, pari al 25% dell’intero Fondo nelle prime tre domande di pagamento presentate nel corso dei primi sei mesi dell’anno (maggio, giugno e luglio). La quarta ed ultima tranche è stata inclusa nella prima domanda di pagamento del periodo contabile 2021-2022, validata e trasmessa dall’Autorità di Gestione all’Autorità di Certificazione il 20 ottobre 2021 prima del successivo invio, per il tramite del sistema SFC, ai Servizi della Commissione Europea.

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