Nota stampa dell’associazione “I Quartieri” che, attraverso il presidente Alfredo Serrao, si sofferma sulla situazione relativa al traffico di Catanzaro, con un centinaio di palini dissuasori posizionati per la città.
“Anche oggi siamo “costretti” a fare la domanda al sindaco Abramo, perché la delega traffico e viabilità
“Anche oggi siamo “costretti” a fare la domanda al sindaco Abramo, perché la delega traffico e viabilità
è sua e solo sua!
Ma, lui – il sindaco – non risponde. Tace, inespressivo e monolitico come la Sfinge di Giza. Intanto a futura memoria, la storia renderà loro merito (?), si innalzano in città nuovi obelischi – in versione quasi tascabile di ghisa – per celebrare la gloria e la potenza di questa maggioranza poco illuminata – di colore azzurro…non certo quello della nazionale di calcio!
Corso Mazzini – il salotto buono della città – è diventato un percorso militare, qualche centinaio di palini dissuasori stanno di fatto cancellando quelle “strisce blu” che nei proclami dell’amministrazione Abramo avrebbero – il condizionale è opportuno – dovuto rendere ospitale ed inclusivo il centro storico, in virtù di una tariffa di vantaggio per poter sostare! Ed oggi? Puff, tutto cancellato in meno di pochi giorni – ricordiamo ancora le strisce blu tracciate, cancellate, (ri)tracciate – con l’aggravante che il centro storico, Corso Mazzini diventerà una zona ostile ad ogni futura manifestazione pubblica, c’è e resta il rischio, grave perché indotto, che in presenza di grande afflusso di pubblico, dissuasori ed una serie infinita di arredi su un’area che diventa ristretta, sarà un serio problema ed una limitazione non facilmente sormontabile. E, ancora di più, si ridurrà la ricettività del centro storico, quella famosa a strisce blu, proprio perché i dissuasori riducono sensibilmente gli spazi di parcheggio.
Però, il sindaco Abramo anche lui “azzurro-sfinge” con al seguito “i dignitari” di una delle famose commissioni delegata alla materia, – ora in sopralluogo perenne(?) – consentono lo scempio in città, lo sperpero di denaro ed un’inversione di marcia – voluta perché azzurra, materializzando un falso storico – più falso e poco storico – di ricostruire in ghisa ‘u strittu do corsu!
Ma, siccome al ridicolo non c’è limite, la versione naif della viabilità cittadina l’abbiamo già vista con le strisce blu – Via Poerio resta un must – con gli attuali lavori su Corso Mazzini e, perché no con il posizionamento delle colonnine di ricarica elettrica (foto allegata). Se il futuro della mobilità è elettrico a Catanzaro la segnaletica stradale – orizzontale in senso di defunta – è passata dalla spina di pesce a quella di dinosauro!”
Redazione Calabria 7