I volontari di Vitambiente in località Verghello di Catanzaro, vicino la foce del fiume Corace, hanno recuperato una cagnolina ferita e abbandonata. E’ quanto riporta una nota del presidente nazionale dell’associazione, Pietro Marino.
“Gesto riprovevole e vigliacco”
“Gesto riprovevole e vigliacco”
“L’abbandono, come il maltrattamento di animali, è un reato. Nonostante ciò, c’è chi continua indisturbato a liberarsi dei propri compagni a quattro zampe quando diventano inutili, difficili da gestire oppure quando i cuccioli crescono e sono ingombranti in casa. Un gesto riprovevole e vigliacco con il quale ci si libera di una creatura che dipende in tutto e per tutto dalle persone. Questo è ancor più vergognoso quando c’è chi è capace di abbandonare un cane, malato o addirittura azzoppato”.
Il presidente di Vitambiente Pietro Marino ha ricevuto la chiamata del Dottor Marco Madrisio, veterinario volontario di Vitambiente, che assieme agli altri volontari Serena Varano,Morena Campolo, Ornella Campolo, Pierpaolo Gareri, Viviana Rao e Sabrina Ansaldi, hanno recuperato e accudito la piccola Cagnetta. “Sul posto i volontari si sono trovati di fronte ad un cagnolino terrorizzato e paralizzato dalla paura – si legge – Le immagini del video mostrano come i volontari hanno operato per tranquillizzare il cane. Spaventato, cercava di difendersi.
L’azione di recupero dei volontari
Per questo, è stata utilizzata una strategia di avvicinamento attraverso carezze e parole e gesti rassicuranti. Si può notare il modo in cui dopo un po’ di tempo, il barboncino allenta la tensione e cede alle carezze. Un cane che ha sofferto l’abbandono, tradito nei suoi sentimenti e che dal giorno all’indomani ha dovuto affrontare i pericoli della strada in una lotta per la sopravvivenza. Probabilmente è stato anche cacciato in malo modo. Per questo, i volontari hanno dovuto dapprima riconquistare la sua fiducia. Nessuna coercizione da parte dei volontari che lavorano seguendo un’etica con la quale è il cane a dover dare il segnale che è pronto a seguirli. Le immagini di questo cagnolino sono toccanti.
In poche ore, questa piccola creatura si abbandona ai volontari. Dopo aver sentito di potersi fidare, li segue anche se ancora sospettoso. Poi, quando sale in macchina e capisce di essere stato salvato, quel barboncino spaventato e aggressivo torna a scodinzolare. La sua stessa espressione muta e si vede chiaramente che sente dentro di sé che non si dovrà più preoccupare. Verrà adottato e le verrà dato un nome, potrà così anche lui oggi giorno di Pasqua rinascere in una nuova Vita”.