Ottobre 2021. Siamo nel periodo delle consultazioni elettorali e l’avvocato Ottavio Tesoriere si candida alle regionali, nella lista Forza Azzurri, a sostegno del presidente Occhiuto, chiedendo l’appoggio della cosca Pullano. Non senza un ritorno. Fabrizio Pullano assicura il suo sostegno in cambio della possibilità di far ricevere al figlio una pensione di invalidità in passato percepita e negata dall’Inps visto il miglioramento delle condizioni di salute del beneficiario. E trovandosi a parlare con Domenico Godano, aggiunge di aver impugnato il diniego davanti al Tribunale di Lamezia Terme, che aveva nominato un ctu (consulente tecnico di ufficio). In questo contesto, a dire di Fabrizio Pullano, l’avvocato Tesoriere, gli promette di interessarsi della vicenda con il giudice assegnatario e con il consulente, che dichiarava di conoscere in cambio dell’appoggio elettorale. E’ quanto emerge nel provvedimento vergato dai magistrati della Dda Paolo Sirleo, Domenico Guarascio e Pasquale Mandolfino, che ha portato le Squadre mobili di Catanzaro e Crotone a notificare 11 fermi nell’ambito di un’inchiesta che vede indagate 29 persone in tutto (LEGGI).
“Il voto a Tesoriere di Crotone… Porta tutta la razza tua”
“Il voto a Tesoriere di Crotone… Porta tutta la razza tua”
Il 3 settembre 2021 nel corso di una conversazione tra Maurizio, Salvatore, Pietro, Fabrizio Pullano e un’altra persona, non identificata, Pietro e Fabrizio chiedono agli altri presenti di sostenere per le prossime elezioni regionali la candidatura di “un amico di Crotone”. L’ignoto interlocutore si mostra scettico e Fabrizio sottolinea che il candidato, con il quale ha un rapporto improntato sulla stima e il rispetto, avrebbe assicurato dei vantaggi per la comunità isolana. Salvatore Pullano dice la sua, sostenendo che in base al suo vissuto era meglio dare il voto a persone già conosciute, visto che in passato lo avrebbe buttato in favore di candidati che sapeva già che avrebbero perso le elezioni. Fabrizio Pullano si dà da fare per Tesoriere, lo chiede ad amici e conoscenti, va anche nella comunità rom e in una circostanza si trova in auto con tale Pasquale esortandolo a dare il voto a “Tesoriere di Crotone, Occhiuto è! Porta tutta la razza tua là, stai sentendo?” e gli consegna i volantini, specificando che Tesoriere era “un cristiano importante”, Pasquale rassicura l’amico sul sostegno elettorale richiesto.
“Portate più cristiani possibili, che questo qua è un amico buono”
Il 25 settembre di quell’anno Fabrizio Pullano incontra un’altra persona in auto, specificando in relazione al comizio previsto per il giorno successivo, che Tesoriere avrebbe fatto “il discorso che deve fare”, esortandolo a portare “più cristiani” possibili e due giorni dopo, il procacciatore di voti interloquisce con una persona in auto, affermando che l’elezione del politico avrebbe garantito una sistemazione ai familiari. Consegna i volantini elettorali “ portali a tua mamma… vedi a qualcun altro della famiglia, portali a tutti… che questo qua è un amico buono… buono… votiamo a questo qua.. vi mettiamo a posto a parecchi di voi”. Pullano continua nella sua attività di proselitismo a favore dell’avvocato, incontrando diverse persone alle quali sponsorizzare Tesoriere, si reca a Rocca di Neto per promuovere la candidatura del politico, rivolgendosi ad altre persone, ad una delle quali spiega che Tesoriere ha bisogno di 500mila voti “noi tutta la razza nostra… non solo la razza nostra… pure altri paesi… votano a lui … si stanno impegnando al massimo…”. L’interlocutore si dichiara disponibile a chiedere il sostegno elettorale agli amici per l’avvocato: “Io quello che posso fare” ed indica tra questi “Zio Mico” il boss Domenico Megna, inteso Mico.
“Mi stanno mandando una marea di messaggi con le foto che mi hanno votato tutti”
Nella serata del 3 ottobre 2021, Tesoriere viene contattato telefonicamente da un suo collaboratore, con il quale discute sul numero di preferenze che gli sarebbero state assegnate e traspare una certa sicurezza sulla possibilità di ottenere i voti necessari per la sua elezione a consigliere regionale. Un pensiero che nasce da diversi fattori: molti sostenitori gli mandano tante foto relative alle operazioni di voto per ciascun elettore “e si ora mi stanno mandando una marea di messaggi con le fotografie che mi hanno votato tutti…”; gli elettori di Papanice avrebbero senza dubbio sostenuto quella candidatura “ma quelli di Papanice … li ho convinti quel giorno, secondo me, ci votano quelli là.. quelli dei (..inc..) ci votano. Anche nel Comune di Cotronei avrebbe potuto contare su un buon numero di preferenze : “ma a Cotronei sono forte pure, ho il gruppo di Scalise… quelli mi votano in massa”. Tesoriere, va precisato, non riesce ad aggiudicarsi uno scranno al Consiglio regionale, ma per la Dda quel che conta è che l’avvocato sapeva bene con chi aveva a che fare, vista l’estrazione ‘ndranghetistica da oltre 20 anni della famiglia Pullano, una conoscenza profonda al punto da entrare in casa di Fabrizio Pullano, fratello di Giuseppe Tifone, in quel momento detenuto nel processo Jonny.
La Dda: “Sponsorizzato anche dai papaniciani e dai rocchitani”
Tesoriere, per i magistrati firmatari del decreto veniva sponsorizzato anche da famiglie di altri comuni, quali i papaniciari e i rocchitani, “non è un caso che Domenico Megna, boss di Papanice, il cui certificato penale annovera precedenti specifici e noti ai più, si fosse messo a disposizione. L’utilità promessa ai Pullano non era personale, al di là dell’interessamento per la pensione del figlio di Fabrizio, ma più in generale a beneficio della consorteria; il politico si metteva a disposizione per appalti e per il soddisfacimento di qualsiasi interesse che riguardasse i promittenti il voto. La notorietà degli interlocutori e la messa a disposizione per soddisfare ogni esigenza della famiglia sono elementi sintomatici del fatto che oggetto dell’accordo era non solo la promessa di voto, ma anche la modalità di rastrellamento dello stesso”, vale a dire attraverso il ricorso a metodiche proprie del voto di scambio politico-mafioso.
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