Attendono fiduciosi gli operatori sociosanitari risultati idonei all’esito del concorso esperito dell’Azienda ospedaliera “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria ma allo stesso tempo ci tengono a ribadire e a sottolineare che non c’è più tempo. Esortano, quindi, le organizzazioni sindacali – Cgil, Cisl e Uil – e il dipartimento regionale Tutela della Salute a rispettare l’accordo sottoscritto il 9 maggio scorso nella sede della Cittadella.
“Siamo fiduciosi perché forti anche dell’appoggio espresso dal commissario al piano di rientro, Saverio Cotticelli, il quale aveva sollecitato il reperimento di personale dalle graduatorie in vigore in previsione dei pensionamenti dovuti alla misura “Quota 100” – confermano gli operatori sociosanitari -. Il primo punto dello stesso accordo prevede, inoltre, – aggiungono – il prolungamento dei contratti a tempo determinato fino a dicembre per ovviare all’emergenza e non mandare a casa i precari. Disposizione che ha già trovato applicazione, evitando anche una pericolosa deriva sociale.
“Siamo fiduciosi perché forti anche dell’appoggio espresso dal commissario al piano di rientro, Saverio Cotticelli, il quale aveva sollecitato il reperimento di personale dalle graduatorie in vigore in previsione dei pensionamenti dovuti alla misura “Quota 100” – confermano gli operatori sociosanitari -. Il primo punto dello stesso accordo prevede, inoltre, – aggiungono – il prolungamento dei contratti a tempo determinato fino a dicembre per ovviare all’emergenza e non mandare a casa i precari. Disposizione che ha già trovato applicazione, evitando anche una pericolosa deriva sociale.
La trattativa passa dunque ora per una concertazione attiva tra sindacati e aziende, che hanno l’opportunità di inserire subito in organico forze fresche senza aspettare l’espletamento di altri concorsi, anche perché si avvicina il periodo estivo dunque garantendo il piano ferie. Nel caso specifico però della graduatoria di Reggio Calabria, ormai restano in poco più di novanta operatori ad attendere da oltre 15 mesi; quindi si auspica che le aziende sanitarie calabresi attingano, fornendo così un riscontro a tanti lavoratori pronti a lenire le sofferenze dei reparti e contribuire a risanare i Lea.
Inoltre, c’è da sottolineare che tali assunzioni rientrerebbero in quelle famose autorizzazioni decretate dall’ormai ex commissario ad acta Massimo Scura, che allo stato risultano ancora fruibili. Nello specifico l’Azienda Ospedaliera di Cosenza ne ha ben 52, il policlinico universitario Mater Domini 102 e l’Azienda Provinciale Sanitaria di Cosenza 32. Facendo due semplici conti su 186 assunzioni autorizzate, linfa vitale per i reparti non si capisce il motivo per cui sarebbe necessario attendere ancora aggravando la già complicata situazione”.