Il ritorno in aula per la presa d’atto delle dimissioni del leader dell’opposizione Pippo Callipo e il varo delle Commissioni dopo oltre cinque mesi dalle Regionali. Sono questi i due momenti più significativi che nella prossima settimana occuperanno la scena politica e istituzionale della Regione, che vedrà il Consigolio regionale tornare a riunirsi il 14 del mese.
Da lunedì, in pratica, l’undicesima legislatura regionale entrerà in una sorta di “fase 2” dopo i primi mesi a “scartamento ridotto”, caratterizzati dall’emergenza coronavirus, che ovviamente ha monopolizzato l’attenzione generale, ma anche da lentezze provocate dalle difficoltà interne agli schieramenti, in primo luogo alla maggioranza di centrodestra, ancora alla ricerca del definitivo assetto degli equilibri tra le forze della coalizione.
Da lunedì, in pratica, l’undicesima legislatura regionale entrerà in una sorta di “fase 2” dopo i primi mesi a “scartamento ridotto”, caratterizzati dall’emergenza coronavirus, che ovviamente ha monopolizzato l’attenzione generale, ma anche da lentezze provocate dalle difficoltà interne agli schieramenti, in primo luogo alla maggioranza di centrodestra, ancora alla ricerca del definitivo assetto degli equilibri tra le forze della coalizione.
Negli ultimi giorni comunque si è registrata una “schiarita” sulla vicenda delle Commissioni del Consiglio regionale, che ha provocato uno “strappo” politico e istituzionale tra la maggioranza e l’opposizione di centrosinistra. Lo “strappo” è iniziato nella seduta consiliare del 12 giugno quando l’elezione degli Uffici di presidenza delle Commissioni era avvenuto con i soli voti della maggioranza di centrodestra, che alla fine si era “accaparrata” tutte le otto presidenze, compresa la Vigilanza che in genere per prassi istituzionale va all’opposizione, e aveva anche votato i vicepresidenti in quota centrosinistra, rimasto fuori dall’aula consiliare in segno di protesta. Nei giorni successivi, dopo un serrato confronto aperto dalle dimissioni dei vicepresidenti della minoranza, il centrodestra ha opposto un no insuperabile alla nuova richiesta del centrosinistra di “trattare” per la Vigilanza, ribadendo di non avere alcuna intenzione di rinunciare alle presidenze delle otto Commissioni.
Lo “stallo”, proseguito anche nell’infruttuosa seduta del 29 giugno che era stata convocata per rieleggere i soli vicepresidenti, si è sbloccato solo dopo la seduta della Giunta per il Regolamento, alla quale si era rivolta l’opposizione con un’istanza nella quale ha denunciato la presunta illegittimità delle procedure seguite sulle Commissioni: la maggioranza ha votato una risoluzione nella quale ha ribadito la linearità del procedimento rinunciando però a chiedere l’attivazione dei poteri sostitutivi di nomina dei componenti delle Commissioni da parte del presidente del Consiglio regionale, a sua volta l’opposizione di centrosinistra, pur continuando a rimarcare il perdurare dello “strappo” con il centrodestra, si è dovuta piegare alla “legge dei numeri”, annunciando che entro i primi giorni della prossima settimana avrebbe indicato i propri rappresentanti in modo da consentire l’insediamento ufficiale e l’avvio dell’attività delle Commissioni, al cui interno saranno quindi eletti i vicepresidenti.
In questo contesto, nella prossima settimana tornerà a riunirsi anche il Consiglio regionale, calendarizzato per martedì 14 luglio: tra i punti all’ordine del giorno la presa d’atto delle dimissioni dal Consiglio regionale di Pippo Callipo, leader di “Io Resto in Calabria” e leader della coalizione di centrosinistra alle Regionali vinte dal centrodestra guidato dall’attuale governatore Jole Santelli, di Forza Italia.