Il 54° rapporto annuale del Censis fotografa un’Italia fortemente divisa. Per l’85,8% degli italiani la crisi sanitaria ha confermato che la vera divisione sociale esistente tra i lavoratori è quella tra chi ha la sicurezza del posto di lavoro e del reddito e chi no. Anche se è difficile quantificare davvero quanto la povertà sia aumentata a causa dell’emergenza sanitaria, il Censis evidenzia come quasi 600mila persone in più vivano in famiglie che percepiscono un sussidio, mentre un recente monitoraggio della Caritas contava 800mila occupati in meno rispetto al 2019 e un aumento dell’incidenza dei “nuovi poveri”, passata dal 31% al 45%.
A essere colpiti sono soprattutto i giovani e le donne, essendo già i più precari, tanto che il 50,3% delle nuove generazioni vive in una condizione socio-economica peggiore di quella vissuta dai genitori alla loro età. In questo contesto di grande sfiducia e incertezza, però, il dato più preoccupante è un altro: il 38,5% degli italiani oggi è disposto a rinunciare ai propri diritti civili per un maggior benessere economico.