L’1 giugno 2022 è una data importante per la città di Vibo ma soprattutto per la Polizia di Stato: è infatti il giorno dell’inaugurazione della Sezione Giovanile delle Fiamme Oro, aperta a tutti coloro che vorranno praticare le discipline della Pesistica e del Judo, avvalendosi degli insegnamenti di qualificati istruttori appartenenti alla Polizia. Una cerimonia svoltasi questa mattina presso la scuola allievi agenti e alla quale ha voluto essere presente il Capo della Polizia, Lamberto Giannini. L’istituzione della sezione sportiva rafforza il legame col Vibonese, offrendo ai giovani la possibilità di avvicinarsi a un percorso di legalità mediante la pratica sportiva.
Una palestra per un eroe della Polizia
Una palestra per un eroe della Polizia
La palestra è intitolata a Roberto Iavarone, agente ausiliario che aveva svolto il corso di formazione proprio a Vibo che, a soli 20 anni, nel 1984 perse la vita per salvare inermi cittadini presso l’aeroporto di Roma Fiumicino. In quella circostanza un pregiudicato jugoslavo, in preda a una crisi isterica, minacciava con un coltello i passeggeri in transito, allorché l’agente Iavarone intervenne per cercare di bloccarlo, venendo colpito da due coltellate. Gravemente ferito, morì durante il trasporto in ospedale. All’agente Iavarone è stata concessa la medaglia d’oro al valor civile, alla memoria. “Siamo orgogliosi di mettere a disposizione dei ragazzi sia questa struttura che l’esperienza di tanti campioni che seguiranno i giovani atleti nei loro passi, anno dopo anno. E siamo altrettanto orgogliosi di dare una mano alle loro famiglie per instaurare i valori dello sport e della legalità. Quello vibonese è un territorio difficile ma è anche una terra bellissima, piena di risorse, dove la stragrande maggioranza dei suoi abitanti ha voglia di legalità, di poter avere delle opportunità e di continuare ad avere i migliori servizi. Noi, come Polizia di Stato, ci muoviamo esattamente in questa direzione e l’apertura della sezione delle Fiamme Oro rappresenta appieno tale intendimento incarnandone tutti i valori”.
“Lo Stato c’è a Vibo”
Per il prefetto Giannini lo “Stato c’è in questo territorio, ha uomini e mezzi ma cercheremo di incrementarli sempre di più. Ma è importante esserci non solo con le pattuglie, sulle strade, i mezzo alla gente, ma è altrettanto importante dare punti di riferimento ben visibili alle famiglie dove portare dei ragazzi ed essere certi che potranno svolgere delle attività educative, formative in assoluta sicurezza”. Poi un pensiero a Roberto Iavarone e a tutti i caduti sul campo: “Le persone che sono ci hanno lasciato nell’espletamento del proprio compito sono degli esempi per noi. Figure indimenticate che anche se non sono più con noi proseguono a svolgere la loro missione in quanto ci ricordano la retta via da seguire che è quella della legalità e che dà forza nei momenti più difficili”, ha concluso il capo della Polizia.
Cerimonia con Gratteri e Falvo
La cerimonia è proseguita con l’esibizione dei giovani atleti delle Fiamme Oro, prima nella disciplina del judo e successivamente con quella della pesistica, con applausi scroscianti da parte della folta platea che ha visto la presenza, tra gli altri, del procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri e del suo omologo all’Ufficio requirente di Vibo, Camillo Falvo, ma anche del comandante della scuola allievi agenti, Stefano Dodaro, del presidente del gruppo sportivo della Polizia di Stato – Fiamme Oro – Francesco Montini, dei vertici locali delle forze dell’ordine, personalità politiche e del vescovo Attilio Nostro che ha benedetto la palestra, oltre, ovviamente, a tanti studenti. (f.p.)