Il Comune di Cosenza vuole affittare il Planetario. Un’apposita determina del Settore Cultura, spettacolo e musei chiama a raccolta possibili soggetti interessati alla locazione del Planetario intitolato a Giovan Battista Amico inaugurato, dopo molti anni, il 6 aprile 2019 nel quartiere Gergeri, a pochi passi dal Ponte di Calatrava, che da una gestione pubblica passa a privata.
La manifestazione d’interesse per il Planetario
La manifestazione d’interesse per il Planetario
La determinazione dirigenziale ha per oggetto “Approvazione avviso per presentazione di manifestazione di interesse per l’individuazione di un elenco di operatori per la locazione del planetario Giovan Battista Amico della Città di Cosenza”.
L’intento, quindi, è quello di creare un elenco attraverso una manifestazione di interesse per poi trovare il soggetto giusto a cui affidare in locazione il Planetario.
Nella determina dirigenziale è allegato anche l’elenco dei requisiti che chi vuole partecipare dovrà avere e i doveri da rispettare.
La procedura contenuta nell’avviso
Chi è interessato a partecipare alla manifestazione per l’affitto del Planetario deve sapere che il procedimento si articola in due fasi.
La prima sarà la costituzione di un elenco di operatori, formato tra coloro che avranno partecipato alla procedura mentre la seconda sarà la comparazione delle offerte fornite dagli operatori economici inclusi negli elenchi, che saranno invitati a formulare le offerte tecniche ed economiche.
L’avviso specifica che il tutto è fatto «in modo esplorativo e non vincolante per l’ente; l’unico suo scopo è quello di individuare soggetti disponibili a essere invitati a presentare l’offerta in una seconda fase».
L’aggiudicazione «avverrà secondo il criterio del miglior rapporto qualità/prezzo, sulla base di parametri tecnici ed economici» che genereranno punteggio.
Chi può partecipare?
Possono partecipare alla manifestazione d’interesse per il Planetario Giovan Battista Amico soggetti singoli come imprese individuali, società commerciali, società cooperative, associazioni e fondazioni, i consorzi, i raggruppamenti temporanei di imprese e tutti coloro che hanno i requisiti generali o speciali contenuti nell’avviso.
L’importante è che i soggetti dimostrino di avere «nella fase successiva della procedura le risorse umane e tecniche e l’esperienza necessarie per eseguire l’appalto con un adeguato standard di qualità» e, come requisiti di capacità economica e finanziaria, «dovranno dimostrare di avere un fatturato minimo pari ad euro 600mila nel triennio precedente».
Un affitto da oltre 6mila euro al mese
Ma chi gestirà, per almeno cinque anni, il Planetario non lo farà mica gratis. Il Comune ci guadagnerà 6400 euro al mese.
Il “prescelto” dovrà garantire «un apertura (è scritto proprio così, senza apostrofo, ndr), minima della struttura, per non meno di giorni 240 annui, e per non meno di ore 6 giornaliere».
In più deve curare e pulire la struttura all’esterno e all’interno, stare molto attento alle attrezzature e, fra le altre cose, «responsabilità di custodia nelle ore notturne».
Dove sta il guadagno?
Con tutte queste, e molte altre, condizioni verrebbe da chiedersi dove sta il guadagno nell’affittare e gestire il Planetario? Beh, il guadagno ci sta certo.
Si potranno fare tutta una serie di attività didattiche e di spettacolo e, in più, si potrà aprire un punto di ristoro e una attività di merchandising.
Francesco Cangemi