L’amministrazione comunale di Sellia Marina, centro della provincia di Catanzaro, accoglierà oggi pomeriggio nella sala consiliare Vladyslav e Oleh, rispettivamente di 8 e 14 anni, provenienti dall’Ucraina, che lo zio paterno Alessio Danylets, ucraino di nascita ma che vive a Sellia da tanti anni, è andato a prendere in macchina nei giorni scorsi con un lunghissimo viaggio fino ai confini tra Ucraina e Polonia.
La storia di Vladyslav e Oleh
La storia di Vladyslav e Oleh
“Li accoglieremo alla presenza dei bambini di Sellia – ha affermato il sindaco Davide Zicchinella -. I due sono figli del fratello di Alessio, rimasto in patria con la moglie per difenderla dall’aggressione russa. Alessio, sposato con Tanya, donna bielorussa, genitori a loro volta di 3 figli, allo scoppio della guerra ha organizzato subito la partenza per mettere in salvo i nipoti. Conosco bene Alessio perché da anni lavora in Comune come ex tirocinante, svolgendo con amore e dedizione il ruolo di accompagnatore dei bambini sul pulmino. Conosco bene la famiglia Danylets perché sono il pediatra dei due figli più piccoli. Ovviamente – ha detto ancora il primo cittadino – mi metterò subito a disposizione dei fratellini Danylets appena arrivati. Oggi pomeriggio alla presenza del sacerdote, don Davide Riggio, dell’amministrazione tutta e di tanti bambini selliesi gli faremo sentire il calore della nostra terra e tutta la nostra vicinanza”.
Sellia aderisce al piano di accoglienza degli ucraini
Intanto, ieri mattina la giunta comunale si è riunita in via straordinaria ed urgente per deliberare l’adesione del Comune al piano regionale e nazionale di accoglienza dei profughi ucraini dalla guerra. “Abbiamo deliberato la messa a disposizione dell’ex edificio scolastico di Sellia – ha annunciato il sindaco – per accogliere famiglie con bambini. In 13 giorni di guerra oltre due milioni di ucraini sono fuggiti dai bombardamenti e dalla fame. Oltre 1 milione sono bambine e bambini. Sellia nel suo piccolo farà la sua parte. Siamo un piccolo borgo ma abbiamo un grande cuore. Sellia c’è!”.