Travolta dall’operazione Maestrale-Carthago della Dda di Catanzaro, il sodalizio “Da Donna a Donna Onlus”, viene cancellato dall’albo delle associazioni del Comune di Vibo. Una decisione messa nero su bianco nella determina firmata dalla dirigente Adriana Teti ed inevitabile viste le accuse che vengono mosse alla sua responsabile, l’avvocato Joan Azzurra Pelaggi, indagata nell’indagine condotta dai carabinieri.
Le accuse
Le accuse
Secondo quanto riporta il decreto di fermo, l’associazione avrebbe effettuato fatture per operazioni inesistenti, lucrando sul sistema dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, nei comuni di Joppolo, Mileto e Filadelfia, inducendo in errore proprio il Comune di Vibo quale ente “capofila” per tutta la provincia per il sistema Sprar. Contestazione caratterizzata dall’aggravante mafiosa in quanto con tali condotte sarebbe stata agevolata l’attività del locale di ‘ndrangheta di Mileto. Palazzo Razza avrebbe infatti autorizzato la liquidazione delle spese, procurando un danno per l’erario stimato in oltre 421mila euro, con denaro proveniente dal fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, gestito dal Ministero dell’Interno e previsto nella legge Finanziaria. Tra il 2017 e 2018 in favore dell’associazione sarebbe stata erogata la somma complessiva di 1.758.990 euro per i 421mila euro, il 70% sarebbe rimasta nella disponibilità della Pelaggi, e il 20 sarebbe tornato nella personale disponibilità del rappresentante dell’impresa che aveva emesso la fattura e il 10% sarebbe entrato nella disponibilità di Domenico Colloca in qualità “di intermediario per l’operazione fraudolenta”. Nel caso in cui la fattura veniva emessa dalla ditta di Colloca, il 70% rimaneva nella disponibilità di Azzurra Pelaggi, il 30% ritornava “nella personale disponibilità di Domenico Colloca”.
La cancellazione
Sulla base di quanto contestato dalla Dda di Catanzaro, adesso, il Comune di Vibo è passato alle vie di fatto facendo valere gli appositi estremi dello Statuto: “Atteso quanto apparso sulle testate giornalistiche locali e nazionali in merito all’operazione portata avanti dalla Procura antimafia di Catanzaro “Maestrale-Carthago”, è stato avviato, con nota protocollata del 15 maggio 2023 avente ad oggetto l’avvio procedimento di revoca dell’inserimento della Associazione “Da donna a donna onlus” dall’Albo comunale delle Associazioni” sulla base del fatto che l’amministrazione ha la facoltà di escludere dai rapporti amministrativi soggetti cui “possa ritenersi dubbia l’integrità o affidabilità”. Il sodalizio ha fatto pervenire agli uffici municipali le proprie controdeduzioni il successivo 29 maggio che, però, “non sono state meritevoli di accoglimento in quanto si tratta di una ricostruzione storica priva allo stato di riscontri e di mere asserzioni in relazione agli addebiti contestati. Le stesse sono inoltre contrastanti anche con lo Statuto dell’associazione medesima, e in particolare con l’art. 18, in quanto a firma del presidente dimissionario, dichiaratosi in prorogatio, e non del vice presidente che, in questo caso avrebbe dovuto svolgere le funzioni delegate”. Da qui, pertanto, la cancellazione del sodalizio dall’albo comunale delle associazioni. (f.p.)