Il Consiglio dei Ministri, riunitosi nella tarda serata di ieri 13 gennaio, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, “non essendo ancora completata l’azione di recupero e risanamento dell’azienda” – si legge nel comunicato diramato dal Cdm, ha deliberato la proroga dello scioglimento dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro per un periodo di sei mesi.
Da marzo dello scorso anno, l’Asp è retta da una terna commissariale attualmente formata dal già prefetto del capoluogo, Luisa Latella, Carmelo Musolino e Salvatore Gullì, insediatisi dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose avvenuto nel settembre 2019 a seguito dell’inchiesta “Quinta Bolgia”, condotta dalla Dda di Catanzaro, che ha svelato le ingerenze della ‘ndrangheta in alcuni servizi sanitari.
Da marzo dello scorso anno, l’Asp è retta da una terna commissariale attualmente formata dal già prefetto del capoluogo, Luisa Latella, Carmelo Musolino e Salvatore Gullì, insediatisi dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose avvenuto nel settembre 2019 a seguito dell’inchiesta “Quinta Bolgia”, condotta dalla Dda di Catanzaro, che ha svelato le ingerenze della ‘ndrangheta in alcuni servizi sanitari.