La V sezione del Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Codacons contro il consulente del ministro della Salute Speranza, Walter Ricciardi, “obbligando l’Autorità Anticorruzione a riaprire il dossier sulle possibili incompatibilità dello stesso Ricciardi”. Lo rende noto la stessa associazione che aveva presentato ricorso prima al Tar, poi al Consiglio di Stato, contro la decisione dell’Anac di archiviare un esposto dell’associazione in cui si denunciavano “pesanti conflitti di interesse in capo a Walter Ricciardi, promotore del piano nazionale di prevenzione vaccinale per il biennio 2016-2018, che rivestiva il ruolo di presidente Iss pur avendo ricevuto finanziamenti e sponsorizzazioni da aziende farmaceutiche produttrici di vaccini (Glaxo Smith Kline, Pfizer, Sanofi Pasteur Msd e AbbVie Srl)”. Una archiviazione che il Consiglio di Stato “giudica ora sbagliata, perché basata su una istruttoria carente che non ha considerato i finanziamenti ricevuti da Ricciardi anche durante il suo mandato come presidente dell’Iss. Non solo. Il Consiglio di Stato ricostruisce anche i rapporti economici intercorsi tra Walter Ricciardi e le case farmaceutiche, nel periodo della sua permanenza all’Iss” . Per effetto di tale sentenza “ora l’Anac dovrà riaprire il dossier sui conflitti di interesse di Walter Ricciardi e, in attesa delle risultanze della nuova istruttoria dell’Autorità, il Ministro della Salute Speranza dovrà rimuovere con effetto immediato Ricciardi da qualsiasi incarico pubblico, pena una denuncia per abuso di atti d’ufficio da parte del Codacons”, conclude la nota dell’associazione dei consumatori.